Eppure, c'è il rischio concreto che si spenga questo autentico faro della vita culturale goriziana. L'eventuale perdita della Biblioteca Statale Isontina significherebbe un incalcolabile impoverimento della città e di tutti i suoi cittadini. E' un'istituzione da difendere a ogni costo e, piaccia o meno, esiste una concreta via di uscita dall'apparente vicolo cieco che sembra condurre inesorabilmente verso il muro finale.
La strada da percorrere è quella della trasformazione della "Statale" in "Civica". Per questo non può che essere oggetto - e che oggetto!!! - della prossima campagna elettorale. Si può fare, certamente con l'aiuto e il sostegno del Ministero e dell'assessorato regionale alla Cultura, ma soprattutto con l'ingresso in uno dei tanti e ben funzionanti sistemi di gestione convenzionata. Quasi tutti i Comuni regionali sono ormai inseriti in percorsi progettuali di rete, dove con l'esborso di ragionevoli fondi proporzionati al numero di abitanti, si rende possibile la custodia, la conservazione e l'efficace gestione del patrimonio librario presente nelle numerose biblioteche del territorio.
Non basta, l'appuntamento del 2025 presuppone uno sguardo d'insieme da una parte e dall'altra delle Gorica. Se infatti è necessario, per la sopravvivenza gestionale, il convenzionamento con gli altri Comuni vicini e con i sistemi bibliotecari già in rete, è altrettanto indispensabile che le biblioteche - slovene e italiane - di Gorizia e Nova Gorica, si incontrino in un "pensare comune" che consenta a ciascuna di essere collegata alle altre e offrire nel contempo una speciale proposta adeguata a una tipologia particolare di utenti. Se occorre ripensarsi insieme nella diversità di ciascuno, quale spazio migliore delle biblioteche per avviare e favorire contatti letterari, artistici, filosofici e autenticamente spirituali?
Quindi, B come Biblioteca (o meglio ancora Biblioteche). Nei programmi elettorali sia proposto un percorso concreto e finanziariamente sostenibile per "salvare" l'istituzione di Via Mameli, attraverso la convinta acquisizione degli onori e degli oneri da parte dell'ormai prossima Amministrazione Comunale.
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