Se tutti hanno torto, chi ha ragione? Ha ragione chi crede ancora che sia possibile un dialogo fra le parti, una trattativa che presupponga l'ascolto delle reciproche ragioni, da svolgere ovviamente nel silenzio delle armi. Ha ragione chi non discrimina i russi perché sono russi, penalizzando in modo incredibile professionisti della cultura e dello spettacolo a causa del passaporto. Hanno ragione i russi che protestano contro l'invasione dell'Ucraina, rischiando di finire in carcere per aver espresso il loro dissenso. Hanno ragione quelli che ricordano gli altri popoli in guerra, fuori dai riflettori, dove i bambini, le donne e gli uomini soffrono e muoiono con lo stesso dolore, ma nella dimenticanza generale. Hanno ragione coloro che scelgono di accogliere i profughi, senza alcuna distinzione, sempre e soltanto perché sono esseri umani, sorelle e fratelli, parte della stessa affascinante e drammatica famiglia. Hanno ragione coloro che si oppongono alla violenza con le armi della nonviolenza, quelli che vogliono il disarmo nucleare e convenzionale, quelli che credono veramente che esista un'alternativa alla guerra, per affrontare e risolvere le contese fra i Popoli e le Nazioni.
Hanno ragione i Costruttori di Pace!
Ma che emozione leggerti, hai saputo trovare le parole giuste per dirlo, quello che avevo dentro, ma non riuscivo a vedere, grazie Andrea
RispondiEliminaGrande Andrea‼️ ... Condivido integralmente!
RispondiEliminaTotalmente d'accordo con l'analisi e con le conclusioni. La pace è in primo luogo una condizione interiore, mentale, culturale, e va costruita giorno dopo giorno, è faticosa, impegnativa e fragile, perciò bisogna averne cura e alimentarlo costantemente. Al contrario, governi, istituzioni, classi politiche di tutto il mondo aumentano le spese militari, diffondono propagande di impronta fortemente nazionalista e di odio contro popoli e gruppi etnici diversi per cultura e religione, alimentano le proprie mire espansionistiche, perseguono politiche di stampo neocolonialistico, intervengono in conflitti che essi stessi hanno contribuito a provocare o hanno favorito per salvaguardare i propri interessi economici e di predominio. Servirebbe proprio un capovolgimento di punto di vista che aiuti tutti a sviluppare un orizzonte più ampio e a guardare oltre il recinto angusto del proprio piccolo podere. Auguro a tutti noi di avere sempre "fame e sete di giustizia". Beati i costruttori di Pace
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