martedì 8 marzo 2022

SOS Rosa a Gorizia, venti anni in cammino...

Con il pensiero rivolto soprattutto alle donne dell'Ucraina, dl Tigray in Etiopia, dello Yemen e di tanti altri luoghi in cui civili innocenti soffrono e muoiono, alle donne che in Russia e in tutto il Mondo rischiano l'arresto e la persecuzione perché contestano la guerra e la violenza degli uomini, celebriamo anche in questo 2022 la Giornata Internazionale della Donna.

Per quanto riguarda Gorizia, è stato particolarmente interessante il ricordo dei primi 20 anni dalla Fondazione del Centro Anti Violenza SOS Rosa. In una sala del Kinemax, con il coordinamento della Presidente Francesca Vuaran, è stato ripercorso il lungo periodo, sottolineando i dati salienti di un impegno costante al servizio delle donne del territorio, soprattutto di coloro che sono state coinvolte in fenomeni di oppressione, umiliazione, violenza fisica e morale da parte dei maschi. 

E' da evidenziare la rete di relazioni costruita fin dai primi passi da SOS Rosa. La presenza in sala del Prefetto, del Questore, di molte operatrici e operatore in ambito medico e psicologico, ha dimostrato la costante collaborazione fra l'associazione di volontariato e i servizi sociali e sanitari, non solo della città ma dell'intera provincia.

Molto interessante è stato l'approfondimento offerto dalla professoressa dell'Università di Udine a Gorizia, Renata Kodilja. Dopo aver illustrato le caratteristiche del centri antiviolenza in Italia e soprattutto il loro ruolo nella formazione di una nuova cultura delle relazioni tra donne e uomini, ha presentato alcuni dati impressionanti, riguardanti la crescita - fino all'80%! - delle richieste di aiuto e sostegno nel corso del difficile periodo del lockdown del 2020. E' solo un esempio di quanto ancora sia fragile la situazione delle donne, soprattutto in momenti difficili e delicati e di quanto ancora ci sia da camminare insieme per raggiungere l'obiettivo del superamento della cultura maschilista e patriarcale. Perché ciò possa accadere è indispensabile anche il coinvolgimento attivo degli uomini nei percorsi formativi ed educativi dei "centri".

E' stato infine presentato il bel libro che, sotto forma di intervista alle protagoniste, racconta i venti anni della breve ma intensa storia di SOS Rosa di Gorizia. Con la moderazione del giornalista Vincenzo Compagnone, la vicepresidente Desa Mikulus e la socia "dagli inizi" Nunzia Acampora, hanno raccontato emozioni, progetti e speranze per il futuro, non mancando di far memoria e di ringraziare le persone che in tanti e diversi modi hanno aiutato e sostenuto il loro cammino. Il libro, dedicato a una delle fondatrici e anime dell'associazione Maria Rosaria Di Dato, è senz'altro da recuperare e da leggere, anche come piccolo ma significativo brano di storia della città di Gorizia.

Il concerto finale dei "Trovieri" è stato motivo di bellezza, ma anche di ricordo nei confronti del musicista Gino Pipia, recentemente scomparso, un uomo che ha saputo donare tanta arte e tanta simpatia all'intera comunità cittadina.  

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