(Foto N. Costanzo) |
Si vuole contribuire, con umiltà e semplicità, a chiedere la pace in Ucraina, condannando la violenta e cruenta aggressione della Russia, invocando interventi e mediazioni diplomatiche e non l'invio di funesti armamenti, sostenendo l'accoglienza dei profughi da tutte le sempre troppe guerre che si combattono in varie parti del mondo.
Si vuole anche lanciare una proposta, con un significato simbolico ma anche concreto. Nova Gorica e Gorizia, che si apprestano a diventare Capitale Culturale dell'Europa, fanno parte di un territorio che nella prima metà del XX secolo ha visto scorrere fiumi di sangue a causa dei conflitti mondiali, dei nazionalismi, degli assolutismi. Oggi, dopo un lungo e complesso processo di avvicinamento e reciproca integrazione, testimoniano quanto sia bello e importante che persone e popoli che parlano lingue diverse e che esprimono diverse culture, si riconoscano in un contesto di collaborazione, solidarietà e amicizia. Perché allora non invitare proprio in questa zona i delegati dell'Ucraina e della Russia, con la mediazione dei diplomatici dell'ONU, per approfondire le trattative finalizzate a raggiungere una pace efficace e duratura? Ci sarebbero tutte le strutture per ospitare dignitosamente gruppi anche numerosi e, tra l'altro, un ottimo Conference center mai utilizzato nell'ambito degli istituti universitari.
Appuntamento quindi nel primo pomeriggio alla Transalpina. Tutti insieme, vsi skupaj...
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