E' con questa indispensabile "casa" del viandante e del pellegrino che si conclude questo "alfabeto goriziano", umile pro-memoria per coloro che si impegneranno nella prossima campagna elettorale e anche per chi non vorrà o potrà presentarsi alle elezioni, ma sarà comunque coinvolto nella costruzione del futuro di Nova Gorica e Gorizia, capitale europea della Cultura.
Zaino vuol dire percorsi a piedi o in bicicletta. Ce ne sono già molti sul territorio e sono una grande risorsa, per chi vive nella zona e conosce poco la sua bellezza naturale e il suo fascino storico, come anche per un turismo intelligente, sostenibile e portatore di ricchezza umana e anche materiale.
C'è la Pot miru, lo splendido itinerario storico da Log pod Mangartom a Duino, attraverso i siti più noti del "fronte dell'Isonzo". Là dove i soldati hanno perso la vita in guerre assurde, oggi ci si può incontrare, conoscere, amare, godere dei colori del fiume e dello splendore delle montagne. C'è il Vipavški dolina trail, spettacolare alta via sulle creste del Čaven, dell'Ojtlica, del Nanos, del Trstelj e naturalmente dei monti goriziani. Ci sono percorsi ciclistici da est a ovest. Da Lubiana si può arrivare e Gorizia attraverso il passo Ad Pirum, tra boschi immensi, reliquie archeologiche romane, graziose cittadine e sorgenti affascinanti. Da Grado si può risalire lungo l'Isonzo e sulla ciclabile in via di completamento sarà presto possibile risalire fino alla val Trenta e alle meravigliose sorgenti. Il turismo lento è uno scrigno da aprire, per il rispetto ambientale, per la moltiplicazione di relazioni che consente e anche per le attività produttive e sociali che da esso possono germogliare e realizzarsi.
Ma lo zaino ha anche un valore simbolico. Chi affronta lunghi cammini sa quanto sia importante scegliere con cura cosa e quanto portare. Se è poco, ci si trova poi in difficoltà nella gestione della quotidiana sopravvivenza, se è troppo, diventa impossibile camminare e già al terzo giorno il corpo comincia a protestare e a rendere problematico continuare.
Cosa deve mettere nello zaino la/il sindaco? Cosa la sua giunta e chi è sostenitore? Quali sono gli elementi essenziali, senza i quali non si può andare da nessuna parte? questo lungo elenco di temi e di proposte vuole essere una specie di magazzino, ancora tutto da riempire, dal quale trarre ciò che si ritiene urgente per poter andare avanti. L'opportunità offerta dalla comune responsabilità di essere capitale europea nel 2025 è enorme e non deve essere perduta. Lo staff organizzativo si è presentato ai cittadini in Transalpina e senz'altro ha dato l'impressione di essere ampiamente all'altezza delle aspettative. Ma ora la politica deve fare la propria parte, con slancio e convinzione. Nessuno dei temi affrontati è secondario, dal lavoro all'ambiente, dall'accoglienza all'arte, dall'attenzione ai più deboli alla valorizzazione delle categorie commerciali, dalla filosofia alla storiografia. Si tratta di decidere cosa mettere prioritariamente nello zaino.Si tratta anche di rendersi conto dell'urgenza delle idee. I soldi non mancano, le fonti di finanziamento sono accessibili, mancano invece spesso le idee e quasi sempre il personale tecnico con il quale trasformarle in progetti esecutivi. Per questo i primi passi determinanti dovranno essere la determinazione delle linee fondamentali dell'amministrazione e la pressione perché siano riaperte le assunzioni, a tutti i livelli. Si può risparmiare su tutto, ma non sul lavoro, in particolare in ambito tecnico e amministrativo. Senza un adeguata relazione tra "visio" politica e "actio" tecnica, veramente ogni prospettiva diventa un semplice libro dei sogni.
Su lo zaino, allora! In marcia, procedendo con entusiasmo e passione, verso il futuro. Srečno pot, buon cammino Nova Gorica e Gorizia...
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