Venerdì 3 aprile, alle ore 17 nella sala Dora Bassi di Gorizia, si parlerà di Isonzo/Soča. Lo si affronterà con le parole introduttive degli organizzatori, con le fotografie di vari autori che si potranno poi ammirare anche da via Garibaldi, con la spiegazione della giornalista Cristina Feresin e con un'ampia rassegna di immagini, dalla sorgente alla foce.
Il fiume racconterà la bellezza dei suoi paesaggi, il colore straordinario delle sue acque, la voce dei poeti che hanno vissuto sulle sue rive, il fragore dei temporali e il rombo dei cannoni nelle guerre. Parlerà della gioia dei suoi visitatori, gli alpinisti e i canoisti, i bagnanti e gli amanti dei picnic. E con tristezza parlerà anche di sfruttamento, delle troppe dighe che ne hanno modificato gravemente il corso, delle industrie e degli inceneritori che inquinano l'acqua, l'aria, la terra e il fuoco, delle siccità che ormai troppo spesso ne desertificano il corso, della morìa dei pesci. E dirà anche la soddisfazione di contemplare tanti suoi difensori, da una parte e dall'altra di un confine che per fortuna non esiste praticamente più. Suggerirà tante idee perché il suo corso non sia visto come puro oggetto di sfruttamento, ma se ne colgano anche le potenzialità, sul piano del turismo, della conoscenza della strabiliante storia che si è vissuta intorno alle sue rive, delle opere d'arte gelosamente nascoste tra i suoi meandri, della avventure inverosimili e affascinanti degli staroverci. Guerra e pace, delitto e castigo, potere e gloria... Insomma, chi può non se lo perda!
Nessun commento:
Posta un commento