domenica 2 gennaio 2022

Venti anni non sono bastati per gli ascensori al castello!

La foto è stata scattata il 2 ottobre 2012, poco meno di due anni dopo l'avvio dei lavori per la costruzione degli ascensori verso il Castello di Gorizia. 
Era appena stata "bocciata" la proposta di referendum inoltrata dal Forum per Gorizia con l'appoggio di altre associazioni locali, a causa di cavilli burocratici. La motivazione politica era determinata dalla volontà di non pagare la penale che sarebbe stata da corrispondere in caso di rinuncia all'esecuzione dell'opera. La penale si aggirava intorno ai 200 mila euro, forse qualcosa come quasi dieci volte di meno di quanto le tormentatissime operazioni di realizzazione avrebbero di fatto richiesto negli anni successivi.
Si era a metà del decennio di Romoli e l'annuncio dell'imminente inaugurazione della funicolare (in ealtà un ascensore) era stato più volte ripetuto, "prima della fine del primo mandato", "prima della conclusione del secondo", "non più tardi della metà del mandato di Ziberna", "prima della fine della sindacatura di Ziberna"...  così via.
Il cartello apposto in via Bombi indicava in 520 giorni il tempo massimo per la consegna del tutto. 520 giorni dal 23.11.2010. In realtà ne sono trascorsi quasi 5000 di giorni e la famosa ora x sembra ancora lontana...
Insomma, tenendo conto dei dieci anni intercorsi tra la concessione del finanziamento, la progettazione definitiva ed esecutiva e l'avvio delle operazioni, aggiungendo gli ulteriori undici anni di problematiche tecniche, fallimenti di ditte, ostacoli prevedibili e imprevedibili, si è arrivati a oltre venti anni per (non ancora) realizzare una rotaia che consentirebbe di superare qualcosa come 60 metri di dislivello, con costi di gestione mai realmente previsti. Una vera voragine di fondi pubblici che sarebbe stata evitata se in quella primavera del 2010 il referendum fosse stato approvato e i cittadini avessero - come certamente sarebbe accaduto - per consigliare all'Amministrazione di allora di mettere un punto definitivo su una vicenda nata male e proseguita peggio.

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