Si parla tanto e giustamente dell'opportunità che una donna sia eletta Presidente della Repubblica. perché non aggiungere qualche altra specifica prerogativa, per esempio l'appartenenza a una delle minoranze (numeriche) linguistiche e culturali?
Ai 2,5 lettori di questo blog ribadisco la proposta del "primo" candidato, don Luigi Ciotti, per i motivi già espressi in precedenza, la competenza, l'impegno e la lealtà nei confronti delle istituzioni. Ma se proprio non fosse possibile eleggere il fondatore di Libera, suggerirei ai Mille elettori di pensare a una donna, esponente appunto di quegli importanti mondi che rendono così affascinante e attraente l'Italia, rendendola proprio unita nella valorizzazione delle sue diversità.
Se poi ci si riferisse al Nord Est, le persone non mancano, tanto meno nell'area del vecchio confine con la Slovenia, per esempio la senatrice Tatiana Rojc. Sarebbe un segnale straordinario anche a livello internazionale, un passo in avanti verso un futuro nel quale l'Europa o sarà un insieme di culture differenti in grado di stimarsi e arricchirsi reciprocamente oppure proprio non sarà. Senza più maggioranze o minoranze, ma soltanto persone e nazionalità in costanti reciproci scambi e costruttive collaborazioni.
Nessun commento:
Posta un commento