lunedì 3 gennaio 2022

Ancora sugli ascensori al Castello di Gorizia...

Tanto per rimanere in tema, questo è il cartello attuale. I lavori di realizzazione per l'accesso diretto al Borgo Castello - altrimenti detti ascensori - dopo una serie di intoppi fallimenti e più o meno prevedibili imprevisti, sono stati ancora una volta affidati il 16 dicembre 2019, con l'impegno di arrivare a conclusione in un tempo di 365 giorni "naturali".

Facile constatare che anche questa previsione è andata storta. I giorni "naturali consecutivi" sono inesorabilmente passati, anzi, da 365 sono diventati, alla data odierna, ben 750.

Al di là della necessità di invocare qualche santo in alto - visto che i santi in basso sembrano interessarsi poco di Gorizia - ci sono le domande di sempre. Esse non sono anzitutto tecniche, una serie di sfortune concatenate come quelle che hanno costellato il tentativo di realizzare questo progetto può capitare.

Sono invece propriamente politiche, procedendo dalle origini della vicenda, passando per la bocciatura del referendum e arrivando ai giorni attuali. Quanti soldi sono stati inghiottiti da questa piccola opera divenuta ormai interminabile quasi come il Duomo di Milano, quanti se ne dovranno ancora spendere e, non da ultimo, nell'improbabile ma non impossibile caso in cui prima o poi si arrivasse alla fine di questa via crucis, chi gestirà e custodirà il tutto?

1 commento:

  1. Le soluzioni ai quesiti-problemi vengono date, immancabilmente, durante le campagne elettorali per venire, subito dopo, disattese. Un film già visto ad opera di attori vestiti di tutti i colori dell'arcobaleno, a ricordare che siamo in questo caso uniti da nord a sud, italiani.
    Patrizia Socci

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