E' stata scelta Cristiana Morsolin, con la sua lunga esperienza in ambito comunale, compresa un generalmente apprezzato assessorato al welfare ai tempi della sindaca Altran.
Le valutazioni politiche di questo a dir poco sorprendente risultato sono molte, come pure gli auspici per il prossimo futuro, per una campagna elettorale che si presenta senz'altro molto complessa e difficile, stante il protagonismo dell'attuale prima cittadina, Anna Maria Cisint, punto di riferimento ormai importante per l'intera compagine della destra - in particolare della Lega - del Friuli-Venezia Giulia.
Il voto ha senz'altro premiato una persona molto conosciuta nella città dei cantieri, sempre dalla parte delle persone più deboli, per cinque anni intelligente e creativa esponente di giunta, poi presenza costante e costruttivamente critica negli ultimi anni trascorsi sui banchi consigliari della minoranza.
Espressione di una Sinistra senza mezzi termini - fortemente sociale, radicalmente antifascista e convintamente ambientalista - Cristiana ha saputo far convergere su di sé le attese di molti elettori non necessariamente vicini alle sue posizioni, anche attraverso l'accettazione del passaggio delle primarie, in vista della costruzione di una coalizione forte e compatta, in grado di raggiungere l'obiettivo più importante, quella della primavera 2022.
Il Partito Democratico esce con un forte richiamo al rinnovamento, dal momento che pur avendo "schierato" un ottimo candidato, si è ritrovato al secondo posto. Lo stesso si può dire per il candidato espresso da Articolo 1, altrettanto valido, ma non in grado di attrarre il consenso di chi ha visto nell'esperienza della Morsolin una maggiore garanzia di successo.
Si auspica ora - ma conoscendo gli attori, andrà senz'altro così - una forte coesione intorno alla candidata sindaca. Giustamente ciascuno avrà da offrire il proprio contributo di idee ed energie da investire nel progetto. Ma tutti - iniziando dal Pd, da Articolo 1e dai gruppi civici - dovranno riconoscere il riferimento e il coordinamento di Cristiana Morsolin, perché solo un percorso di unità, concretezza, entusiasmo e intelligenza creativa potrà permettere di affrontare la difficile ma avvincente sfida.
Il messaggio arriva anche a Gorizia, dove sembra crescere la convinzione che solo una macedonia di posizioni molto distanti fra loro potrebbe sconfiggere la corazzata Ziberna. Le primarie di Monfalcone, sia pur nell'esiguità dei numeri, indicano invece che forse la parte più consapevole dell'elettorato non teme affatto posizioni esplicitamente di parte, affidando magari a esse il compito di guidare e coordinare coalizioni in ogni caso molto connotate e senza equivoci, come quelle rappresentate dagli altri due candidati.
Congratulazioni a Morsolin, grazie a Cattarini e Strukelj per la competenza e l'impegno democratico dimostrati in questa occasione. E soprattutto, a questo punto, auguri a Monfalcone. Se quello che sembrava impossibile si è realizzato alle primarie d'inverno, perché non dovrebbe accadere lo stesso nella prossima primavera?
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