E' un uomo che porta con sé un'esperienza straordinaria di umanità e di accoglienza, ma anche una profonda conoscenza delle istituzioni democratiche e repubblicane.
Sempre dalla parte dei più deboli, ha saputo dimostrare uno straordinario senso dello Stato, lottando con tutte le sue forza contro ogni forma eversiva, soprattutto contro le mafie che avvelenano i pozzi della legalità e della socialità.
Ha una visione molto alta della Politica, non soltanto come espressione di un'etica della persona radicata nelle più moderne tracce del pensiero contemporaneo, ma anche come concreta azione per "uscire insieme dai problemi". Ha una capacità di relazione straordinaria, dimostrata anche attraverso la fondazione di Libera, senza forse la più importante "associazione di associazioni" italiana schierata contro ogni forma di ingiustizia e ingerenza nella vita democratica.
E' un prete, ma con una visione profondamente evangelica e perciò laica della vita, aperto per natura e per scelta al dialogo con ogni espressione culturale e religiosa che caratterizza la società italiana ed europea attuale, ben consapevole della distanza tra le responsabilità nella Chiesa e nello Stato. Molto conosciuto e apprezzato, ma anche fortemente osteggiato al punto da essere costretto a vivere sotto scorta per le minacce ricevute, potrebbe essere la figura ideale per ridare fiducia ed entusiasmo al popolo italiano, ancora non del tutto uscito dalle tragedie della pandemia globale.
Con un cuore potenzialmente aperto al mondo, è in contatto con molte persone e realtà che combattono la sua stessa nonviolenta battaglia, in ogni parte del Pianeta. Nello stesso tempo il suo continuo viaggiare nel cuore degli enti locali e delle istituzioni del Paese, gli ha potuto offrire un'immagine precisa delle problematiche che l'Italia deve affrontare. Potrebbe quindi portare un'ulteriore ventata di europeismo e di mondialità a una Politica sempre meno attenta alle dinamiche generali e sempre più ripiegata dentro i piccoli e spesso squallidi interessi di parte.
Si sono sentiti "sparare" tanti nomi in questo periodo di avvicinamento alle ormai imminenti elezioni a Camere riunite del Parlamento. Bisogna proprio scegliere un appartenente al sistema partitico o si può lanciare l'idea che, in un momento come questo, potrebbe essere veramente un grande passo in avanti avere un Presidente della Repubblica autenticamente Politico (con la P maiuscola), profondamente Umano e intensamente impegnato contro ogni forma di sopruso e iniquità?
Per questo e per molti altri motivi, propongo ai Deputati, ai Senatori e agli altri elettori di eleggere don Ciotti Presidente della Repubblica.
Sarebbe meglio se il Presidente della Repubblica fosse eletto dal popolo.
RispondiEliminaPatrizia Socci