Un tratto suggestivo della ciclabile Solkan-Plave |
Perché è una buona idea e perché è giusto sottoscrivere?
1. Perché nel momento in cui è stata allestita, è stata presentata come un "esperimento", finalizzato a comprendere il gradimento o meno della popolazione. Ora è ventilata una costosa retromarcia, ma in realtà essa non è stata motivata con criteri di valutazione controllabili e scientifici. Avrebbe potuto esserci un sondaggio, curato da una ditta specializzata, ma in realtà non è stato fatto nulla. Per questo sono da lodare coloro che hanno deciso di fare ciò che avrebbe dovuto proporre in proprio l'Amministrazione, cioè un referendum consultivo previsto dallo Statuto Comunale. Auspicando che il Comune non decida unilateralmente prima, senza alcuna motivazione "provata", di ritornare sui suoi passi e che il referendum si tenga contestualmente alle prossime elezioni del 2022, si può essere d'accordo o meno, votare sì o votare no, ma come essere contrari a un gesto di coinvolgimento e di democrazia partecipata?
2. Perché il percorso verso un referendum spiana la strada a discussioni importanti, riguardanti non soltanto la ciclabile in Corso, i parcheggi per le automobili e il senso unico, ma l'intero piano del traffico, approvato da vent'anni e mai implementato.
3. Perché un'eventuale vittoria dei sì, "consiglierebbe" caldamente di mantenere la pista così come è, senza per questo rinunciare a discutere sulle altre questioni riguardanti la viabilità. Essa infatti potrebbe essere la spina dorsale di un percorso meraviglioso, dalla foce alla sorgente dell'Isonzo, ormai in via di completamento con l'inaugurazione del ponte sospeso di Solkan e la realizzazione del tratto tra Kanal e Most na Soči. La costruzione del già progettato ponticello di Campagnuzza, sopra la ferrovia renderebbe possibile il collegamento con il Corso e da lì sarebbe facile e remunerativo andare in tutta sicurezza fino alla stazione della Transalpina, attraversando il centro della città.
4. Perché sarebbe un modo di coinvolgere finalmente in modo diretto, i cittadini, chiedendo a essi di esprimersi intorno a un'infrastruttura importante come la pista ciclabile nel contesto del piano generale del traffico, nella giustamente conclamata prospettiva di unire sempre di più - in modo sostenibile e rispettoso dell'ambiente - Nova Gorica con Gorizia, capitale europea della Cultura 2025.
Per questi e molti altri motivi, è giusto che il referendum ci sia... Comunque vada, a vincere sarà in ogni caso la Democrazia.
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