Nel ricordo commosso di Pierluigi Di Piazza, si è chiesta ancora una volta l'immediata sospensione della guerra in Ucraina e delle altre guerre che si combattono nel mondo. Solo l'intelligenza, la diplomazia e la volontà di dialogare trattando, possono contribuire ad affrontare e risolvere le controversie tra i popoli e le nazioni. L'aumento delle spese militari, l'invio di armi in Ucraina e l'allargamento della NATO non rispondono alla volontà di difendere gli abitanti, ma di stare dalla parte degli interessi statunitensi.
Si è denunciata la discriminazione in atto contro artisti e personaggi pubblici russi, una vera assurdità senza alcuna giustificazione, come nel caso dell'esclusione di tre musiciste dal concorso organizzato dall'associazione Lipizer di Gorizia. Se sulle ragioni dell'incontro, presentate in lingua italiana e slovena, c'è stato fondamentalmente l'accordo di tutti, interessanti sono state le varie proposte emerse "a microfono aperto", tra le quali quella di trasformare Nova Gorica e Gorizia in città dell'accoglienza e della pace. Non è mancata anche qualche diversità di opinione, soprattutto relativamente alle posizioni dei partiti nazionali rispetto alle modalità di intervento in Ucraina.
Purtroppo anche in questa occasione non c'è stata l'internazionalità dell'incontro, segnale di allarme del quale il Comitato deve prendere atto. Senza un dialogo costante e una costruzione insieme di percorsi e di progetti, la collaborazione rischia di ridursi a formale stima reciproca, non a quell'essere insieme, uniti nelle diversità linguistiche e culturali, che dovrebbe caratterizzare il prossimo futuro di Nova Gorica e Gorizia.
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