giovedì 12 maggio 2022

Il "giro del Sabotin", una bella pedalata!

Per chi ama i percorsi in bicicletta, vive a Gorizia e non ha molto tempo a disposizione, tra i tanti possibili si consiglia senz'altro il "tour du Sabotin". E' un anello di circa 32 chilometri e 550 metri complessivi di dislivello, che possono diventare 47 e 870 metri di dislivello se si aggiunge la splendida deviazione verso i rifugi e la cima del monte, come indicato nella cartina.

Si sale da Pevma, attraversando Oslavia e le colline vinifere di San Floriano, si entra in Slovenia a Hum, dopo breve discesa si risale a Kojsko, poi a Gonjače. La strada sale non troppo ripidamente fino alla "cima Coppi" del passo di Vrhvolje, a circa 400 metri slm. Segue una lunga discesa tra i boschi, fino a un bivio, qualche centinaio di metri a monte dell'abitato di Prilesje pri Plavah. Inizia in quel punto la ciclabile ufficiale della Soča che con molti saliscendi "taglia" tutto il versante nord del Sabotino, sempre con lo sguardo attratto dal fiume vicino o dal Santuario di Sveta Gora che si affaccia, alto sulla valle. Si passa accanto al famoso ponte ferroviario con l'arco di pietra più grande del mondo e sotto il ponte della cosiddetta strada di Osimo. Un'ultima ripidissima salita e si è a Solkan, da dove, passando per la piazza della ferrovia Transalpina, in brve tempo si chiudo l'anello.

Molte sono le memorie importanti che il percorso offre, ben sottolineate nei vari passaggi, soprattutto dagli ottimi cartelli della "Pot miru - Via della pace". Tante sono le possibilità di fermarsi a scambiare qualche parola con gli abitanti dei paesi attraversati, gustando un bicchiere di vino o qualche ciliegia appena raccolta dall'albero. Molte sono le opere d'arte, soprattutto luoghi di culto e memorie difensive dai turchi. Da non perdere senz'altro sono l'antica chiesa della Santa Croce a Kojsko e il gioiello che è la chiesa cimiteriale di Sv. Ahac a Prilesje.

Tra tanti ricordi storici e artistici, c'è anche lo spazio per le curiosità. Una di queste si trova davanti alla chiesa parrocchiale di Kojsko, nel centro del paese. Fino a poco tempo fa c'era una colonna addossata alla parete esterna, ora smantellata e riposta per terra, presso un alberello. L'iscrizione recita: columna infamiae furibus calumniatoribus meretricibus destinata. Non ho trovato riferimenti storici e bibliografici, per cui non mi è stato possibile risalire all'epoca in cui è stata realizzata, se si tratti effettivamente dei tempi cupi in cui le categorie citate venivano additate in modo umiliante al pubblico ludibrio o solo di un ricordo reperito chissà dove. Sulla facciata della parrocchiale c'è inoltre una lunga lapide che ricorda la sosta a Kojsko addirittura di un papa, Pio VI in viaggio da Gorizia a Vienna lungo la vecchia strada maestra.

Insomma, tante suggestioni, tutte da incontrare e da scoprire. Buona pedalata!

Nessun commento:

Posta un commento