venerdì 13 maggio 2022

Mercoledì 18 maggio, "Ritorno in Transalpina per la pace". Sreda, 18. maja, "Vrnitev na Trg Evrope za mir"

Il Comitato permanente per la pace di Gorizia e Nova Gorica invita nuovamente le cittadine e i cittadini a incontrarsi in Piazza della Transalpina, mercoledì 18 maggio, dalle 19 alle 20.

Stalni odbor za mir iz Gorice in Nove Gorice zopet vabi občanke in občane na srečanje na Trgu Evropa, v sredo, 18. maja, od 19h do 20h.

Perché si scende di nuovo in piazza?

Perché la guerra in Ucraina continua e ogni giorno giungono notizie di grandi sofferenze tra la popolazione, perché gli altri conflitti nel mondo si intensificano nel silenzio generale dei media, perché nonostante le parole il governo italiano sembra intenzionato ad aumentare ancora l'impegno di inviare armi a Kiev, perché le trattative e la diplomazia sembrano minacciate dalle continue prese di posizione provocatorie, perché la ventilata accoglienza di Svezia e Finlandia nella NATO potrebbe portare ad allargare catastroficamente il già triste bilancio di guerra, perché si vuole dare un sostegno ai movimenti nonviolenti che in Russia e Ucraina chiedono l'immediata cessazione dell'uso delle armi e una risposta alternativa fondata sul dialogo...

Insomma, non mancano le motivazioni e neppure, purtroppo, l'urgenza degli eventi. Ci si incontra anche per esprimere una volontà di pace e amicizia fra i popoli, proprio partendo da Nova Gorica e Gorizia, chiedendo ancora che questo territorio, insanguinato nel passato da tante guerre e ora capitale europea della cultura, diventi laboratorio di pace e giustizia. Qui le delegazioni dei Paesi in guerra si posso o incontrare per avviare le trattative. Qui è il luogo ideale per la formazione dei corpi civili di pace europei, giovani professionisti in grado di intervenire "là dove la terra brucia" senza altra arma che non sia quella dell'intelligenza e della creatività.

A tutti l'invito a essere presenti e, se si vuole, a comunicare la propria opinione e il proprio punto di vista. Incontrarsi, parlare e inviare messaggi al Governo è l'unico modo per far pressione su chi deve decidere, perché non si parli più con il rombo delle rami ma con la forza del dialogo e della consapevolezza di far parte della stessa umanità.

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