Igor Komel, Giacomo Tolot, Pierluigi Di Piazza, Andrea Bellavite |
Avevano aderito anche il Kulturni dom di Gorizia, il centro Balducci di Zugliano e i Beati i Costruttori di Pace di Pordenone. Tra canzoni e riflessioni, si era voluto evidenziare quanto la guerra fosse una follia e quanto la minaccia nucleare fosse un'insensata e irrazionale espressione di un'immensa volontà autodistruttiva.
Pierluigi Di Piazza aveva infiammato i presenti con la sua parola e con la forte testimonianza dell'incontro con Suzuko, una sopravvissuta di Hiroshima che aveva regalato al centro di Zugliano un ramo di albero rifiorito proprio nella martoriata città giapponese. Con lei, ridotta in carrozzina dall'esplosione e colpita da malattie dovute alle radiazioni, si era stati anche davanti alla base USAF di Aviano, quale monito e esistenziale protesta contro tutte le guerre del mondo.
Proprio in questo giorno, nei ricordo vivo di Pierluigi, si torna alle ore 19 in Transalpina, per protestare contro le guerre, in Ucraina e in tutto il mondo. Chi avrebbe potuto pensare al risorgere della paura di un terzo conflitto mondiale o della minaccia di usare di nuovo le bombe atomiche? L'incontro di oggi, promosso dal Comitato permanente per la pace di Gorizia e Nova Gorica, vuole affermare anche la totale contrarietà all'uso delle armi, quale strumento per la risoluzione dei conflitti fra i popoli e le nazioni. Si chiederà ancora una volta che trionfino l'intelligenza e la volontà di trattativa, riproponendo Gorizia e Nova Gorica come luoghi in cui intraprendere efficaci negoziati di pace.
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