Il movimento Pax Christi, insieme al Comitato per la pace di Gorizia e Nova Gorica e del Gruppo di lavoro regionale che organizza la Giornata nazionale di memoria delle vittime dell'immigrazione, organizza una camminata sul monte Sabotin.
In quattro tappe ci si inerpicherà lungo i tornanti della strada che da San Mauro sale verso la cime, sconfinando nell'ultimo chilometro per raggiungere i rifugi presso le trincee. Lungo il cammino, otto testimoni racconteranno la loro esperienza riguardo a quattro temi.
Il primo punto di riflessione sarà dedicato all'accoglienza dei migranti, ricordando la rotta balcanica in uno dei punti di passaggio dalla Slovenia all'Italia e pensando alle ripetute tragedie nelle strutture per il respingimento (CPR) e nelle carceri italiane. Il secondo sarà dedicato alla pace, in particolare all'auspicio che ovunque, non solo in Ucraina, si lotti con l'intelligenza della diplomazia e mai con la tentazione del commercio, della vendita e dell'invio delle armi. Il terzo pensiero sarà dedicato alla legalità, sul piano della denuncia e su quello della formazione. L'ultimo appuntamento, presso i rifugi del Sabotino, sarà incentrato sulla giustizia, sull'impegno a raggiungerla anche a costo della vita e sulla constatazione di quanto la sua assenza sia deleteria per l'umana convivenza e per la salvaguardia dell'ambiente.
Hanno dato la loro adesione le realtà appartenenti al Comitato, mentre parleranno i rappresentanti di ICS, Mediterranea, Pax Christi, Beati i costruttori di pace, Libera, Kulturni dom, ANPI ed EkoAnhovo.Si parlerà in italiano e in sloveno, dato il carattere internazionale della manifestazione, senza dimenticare naturalmente il senso di una marcia proprio su un monte tristemente famoso per le sue battaglie e per le decine di migliaia di giovani che hanno perso la vita nel corso della prima guerra mondiale. Là dove è stato versato tanto sangue, passa oggi un confine ormai invisibile e lo spazio un tempo intriso di terrore offre oggi la bellezza dell'amicizia e lo spettacolo di un panorama stupendo. Ai piedi del Sabotino, sulla riva sinistra dell'Isonzo/Soča, si vede la Gorica, quella antica e quella nuova e si comprende perché, almeno dal punto di vista geopolitico, l'Unione europea l'ha scelta come capitale europea della cultura 2025.
Appuntamento quindi domenica 11 settembre alle 9 presso la chiesa di Pevma, per organizzarsi e recarsi insieme al punto di partenza, il parcheggio all'inizio della salita, poco più avanti di Villa Vasi.
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