venerdì 19 agosto 2022

Un'opera d'arte da salvare

 

Sempre grazie a quell'acuto osservatore che è Nevio Costanzo, ho scoperto, qualche anno fa, questo affresco, in uno dei più bei luoghi "storici" di Gorizia.

Difficilmente chi non lo conosce, può sapere dove si trova. Non è all'interno di una chiesa o di una cappella. O meglio, non lo è attualmente, fino a un bel po' di tempo fa era ben custodito in un sacello. Oggi invece è al termine di un portico storico, nella sempre più bella e sorprendente Via Rastello. Occorre arrivarci sotto e alzare lo sguardo per accorgersi di questa meraviglia.

E' evidentemente una crocifissione, dipinta secondo schemi classici e tradizionali. Al centro c'è la croce, con un volto di Cristo rovinato ma ancora emozionante, nel suo luminoso sguardo carico di sofferenza e di amore. A sinistra si riesce a distinguere la Madre in atteggiamento orante, ma la figura più commovente è quella di Maria Maddalena, addolorata ai piedi della croce. Sulla destra altri personaggi, un po' confusi e appassiti dal tempo e dall'umidità, di certo Giovanni, forse Longino, il soldato romano che aveva colpito con la lancia Gesù e che poi si era convertito al punto da essere annoverato nell'elenco dei santi.

E' un dipinto artisticamente pregevole, a occhio inesperto forse espressione di qualche buon pittore del glorioso Ottocento Goriziano, probabilmente ben studiato da qualcuno dei nostri ottimi storici o storici dell'arte. E' un peccato che vada in rovina e forse non occorrerebbe aprire un mutuo per un intervento di salvaguardia e restauro.

Un appello quindi, al Comune o a chi per lui: restauriamo e salviamo l'affresco di Via Rastello. Ci avranno pensato sicuramente già altri a raccomandarlo, in questo caso soltanto mi aggrego. E' da salvare, in quanto tassello, piccolo ma significativo, di quella storia di fede, di cultura e di arte che è la vicenda di ogni abitante di Gorizia. E' un angolo nascosto, ma da non dimenticare, in attesa del 2025.

3 commenti:

  1. Una splendida foto di questo dipinto è stata esposta in occasione della bella mostra Edicole votive nella pietà popolare dell’Isontino - Ljudska pobožna znamenja v Posočju - Madonis è Sants sui mûrs dai nestris pais ", con cui si è voluto valorizzare questo ricco patrimonio. Di qua e di là del vecchio confine.

    RispondiElimina
  2. Se ne parla da anni, molti di noi se ne sono occupati. E' proprieta' privata e gli Enti pubblici non possono occuparsene? Si potrebbe aprire una sottoscrizione? Che cosa ne pensa la Soprintendenza?

    RispondiElimina
  3. Un'associazione, in accordo con il proprietario, potrebbe proporre un piccolo progetto di restauro, chiedendo un contributo straordinario al Comune.

    RispondiElimina