mercoledì 10 agosto 2022

Concerti in Basilica. La Bellezza, per la Pace nel mondo...

In Basilica (foto M.Vecchi)
Nella stupenda cornice della Basilica patriarcale di Aquileia continua un'eccezionale stagione estiva di concerti. Nell'anno internazionale dedicato ai giovani, gli organizzatori hanno scelto rigorosamente gruppi caratterizzati da un'età media molto bassa, con risultati veramente sorprendenti. Si sono alternati organisti dai nomi che presto saranno famosi a cori affermati come i minipolifonici di Trento o il coro giovanile del Teatro della Scala di Milano, senza dimenticare le voci bianche della Cappella Sistina, chiamati per iniziativa regionale in occasione dei Santi Patroni Ermagora e Fortunato. Come dimenticare i "Discanti Aquileiesi", proposti da Dramsam o la performance del Coro Monteverdi?

Tutto molto bello, ma il concerto dei "Filarmonici Friulani" tenutosi martedì 9 agosto ha superato ogni aspettativa. Già la Basilica si è presentata nella veste delle grandi occasioni precedenti la pandemia, con un pubblico numerosissimo che ha affollato le sedie, le stuoie appositamente calate sul pavimento musivo e le basi delle colonne. 

Ottaviano Cristofoli (foto M.Vecchi)
L'orchestra ha eseguito musiche di Haydn e di Mozart, lasciando letteralmente senza fiato l'uditorio. L'entusiasmo ha raggiunto il culmine quando si sono presentati il trombettista Ottaviano Cristofoli e il clarinettista Alessandro Beverari. Il primo, 36 anni, gli ultimi quindici dei quali trascorsi in Giappone, protagonista di una carriera folgorante, ha guidato l'orchestra nella parte dedicata ad Haydn, il secondo, 34 anni, anche lui impegnato in Giappone, ha diretto magistralmente il pezzo di Mozart. Alla fine, i due insieme hanno proposto un'inedita esecuzione di una musica classica giapponese per clarinetto e tromba. Indimenticabile, chi vuole un "assaggio" può accedere alla breve sintesi curata dall'organizzazione: https://www.youtube.com/watch?v=q1aA-gQI5ug

Alessandro Beverari (foto M.Vecchi)
Che dire? In un tempo di preoccupazione per tutto ciò che accade e di constatazione delle mille ingiustizie che intristiscono il mondo, partecipare a un simile momento di arte e cultura è un atto di pace e di armonia. Il senso della vista consente di contemplare i linguaggi della fede che si sono succeduti in oltre 1700 anni di storia, dai mosaici dell'aula teodoriana (inizio IV secolo) agli affreschi voluti dal patriarca Poppo (XI sec.), da quelli realizzati nella cripta massenziana nel XII secolo agli archi gotici del XIV, dai pulpiti e dai soffitti istoriati del XVI alle memorie della tragedia del primo conflitto mondiale incarnata nel volto del Cristo morente, per arrivare fino alle passerelle sospese finalizzate alla fruizione globale, anche turistica dell'ambiente. Il senso dell'udito permette di "sposare" l'arte figurativa con quella musicale, proposta a livelli pienamente consoni e degni dell'ambiente. Nell'ultimo concerto, per esempio, Cristofoli e Beverari sembravano dare voce ai manufatti e le opere musive e pittoriche sembravano partecipare, quasi vivificate dalle note trascinanti e struggenti. Il risultato è una straordinaria emozione che consente non tanto di staccarsi per un momento dalla realtà, quanto di desiderare ardentemente che tale Bellezza possa diffondersi ovunque trasformando, come scrive la Bibbia, le lance in falci, gli strumenti di guerra in aratri, la vendetta in perdono. L'offerta gratuita a tutti coloro che lo desiderano di questi meravigliosi concerti serali è, a suo modo, un impegno che la Basilica di Aquileia propone, come piccolo contributo culturale alla pace nel mondo e alla dignità di ogni persona.

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