Mentre le note di Chopin e di Schumann riempivano le volte della sala, danzando armonicamente con suggestivi silenzi, lo sguardo era rapito dall'artista, talmente coinvolto da sembrare un tutt'uno con la musica. I concerti sono certamente noti, ma nell'aria si respirava quella sensazione unica di trovarsi di fronte a una di quelle esecuzioni che in qualche modo fa sentire come se fossero presentati per la prima volta. La bellezza sublime ha lasciato tutti senza fiato e a tratti ha prevalso un'emozione tale da suscitare lacrime di stupore. Ammesso abbia un senso cercare di "com-prendere" la musica, se c'è stata una sensazione dominante è stata quella dell'Amore. Sì, come quello che ha ispirato la prima composizione di Chopin presentata questa sera.
A 28 anni Gadjiev ha vinto alcuni tra i più importanti premi musicali ed è già un pianista affermato a livello internazionale. La sua fama ha varcato gli spazi degli addetti ai lavori e nelle interviste di quest'ultimo anno ha dimostrato anche una notevole simpatia e intensa empatica maturità umana. Sentiremo ancora a lungo parlare di questo genio goriziano e potremo imparare da lui la lingua dell'arte e della bellezza, quella che unisce i popoli e le persone in un unico afflato di amicizia e di pace.
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