giovedì 15 dicembre 2022

Una nota del Comitato Sì Ciclabile in Corso Italia

Una razionale pista ciclabile nel centro di Mestre: meno auto più bici.
Ecco qua oggi, il comunicato stampa integrale pubblicato sull'interessante pagina facebook del Comitato "Sì Ciclabile in Corso Italia" (https://www.facebook.com/groups/siciclabileincorsoitalia/), relativo alla prossima costruzione del parcheggio per automobili di Via Manzoni a Gorizia. Sono elencate alcune valide ragioni, perché riparta subito il progetto esecutivo di "ciclabile" in Corso Italia, svanito nel nulla a causa delle "sperimentazioni" dello scorso anno e da realizzarsi urgentemente, come imposto dal piano del traffico cittadino. Buona lettura. (ab)

Il parcheggio di via Manzoni costerà € 3.976.000, da come riportato dal quotidiano locale, per avere 200 posti auto. Uno stallo costerà ai cittadini € 19.880! Anche a quelli che non usano l’auto, ma si muovo a piedi, in bici, coi mezzi pubblici. Che poi, non saranno 200 posti tutti nuovi, ma solo indicativamente 100 (100 attuali+100 nuovi). Quindi il costo per ogni stallo nuovo non è € 19.880, ma il doppio! Sicuramente più del valore di ogni singola automobile che attualmente occupa lo stesso spazio. Quante lamentele sui costi si sono levate per fare e disfare la ciclabile in strada su corso Italia? Buttare soldi per riempire ancora di più il centro città di auto invece va bene? E, comunque, sostenere che ci sia la necessità di parcheggi, quando in centro città molti stalli esistenti sono inutilizzati perché occupati dalle attività commerciali, dimostra ambiguità. Creare nuovi parcheggi aggiuntivi purtroppo invoglia a utilizzare l’auto soprattutto quando la tariffazione delle zone blu è più bassa in centro, diversamente dal resto del mondo, dove avviene proprio il contrario. Un nuovo parcheggio in via Manzoni, anche di dimensioni maggiori di quello previsto, avrebbe senso solo se a saldo zero. Se cioè i nuovi posti auto fossero compensati dalla rimozione di altrettanti stalli a raso, a cominciare da Corso Italia, per ricavarne spazi di fruizione per i cittadini e gli esercenti: percorsi ciclabili e pedonali separati e sicuri, spazi di socializzazione e intrattenimento nei dehors sui controviali. E favorendo, con una tariffazione adeguatamente differenziata, l’utilizzo del nuovo parcheggio a scapito delle superfici pubbliche sulle strade. Da considerare anche il sottoutilizzo di parcheggi esistenti, uno per tutti quello della Casa rossa, sottoutilizzati proprio a causa dei troppi parcheggi in centro. Manca una visione precisa su come affrontare il cambiamento climatico nella quotidianità, che passa anche attraverso l’uso troppo disinvolto dell’automobile. Del resto, essa, non è oggettivamente del tutto sostituibile, fino a quando non verranno realizzati parcheggi scambiatori con i bus e, soprattutto, non venga rivisitato e rafforzato il servizio (anche internazionale) dei mezzi pubblici (linee che, nell’impianto generale della rete, risale agli anni ’90). Tutto ciò sarebbe poco efficace, senza favorire con convinzione l’uso della bici, con una moderna rete di ciclabili, dotate anche di moderni parcheggi coperti per bici (ad esempio nei pressi della stazione ferroviaria). A questo proposito, visto che siamo in zona EKP-CEC 2025, si è considerato che ci saranno cicloturisti che arriveranno a Gorizia utilizzando anche il servizio treno+bici?

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