sabato 3 dicembre 2022

Decine di migliaia di persone in corteo a Roma

 

Grande manifestazione oggi a Roma, con la presenza di qualche decina di migliaia di persone, provenienti da varie parti d'Italia. E' stato un corteo molto incisivo, di quelli che "disturbano" e per questo sostanzialmente silenziati dai media e dai detentori del Potere.

Promossa dai Sindacati di Base Cobas e da varie realtà politiche, partitiche e associative di Sinistra, la protesta ha toccato varie tematiche. Con una certa coerenza rispetto al recente passato, quando le medesime critiche sono state rivolte ai precedenti governi nazionali, i manifestanti hanno ribadito il loro disagio rispetto alla manovra finanziaria varata dal governo Meloni. E' giudicata devastante, perché colpisce il diritto al lavoro e non si preoccupa di salvaguardare le categorie più colpite dal carovita, i cui effetti ancora non si fanno sentire del tutto.

Richiedendo tutele su tutti i settori della vita pubblica italiana, dalla scuola alla sanità, dai trasporti alle infrastrutture fino alle garanzie sindacali, non sufficientemente tutelate dalle tradizionali sigle CGIL CISL e UIL, il lungo serpentone dei partecipanti ha ricordato la penalizzazione e la penalizzante (non)  politica delle migrazioni e ha anche richiesto a gran voce la fine del conflitto in Ucraina. "Più salari e meno armi", è stato lo slogan più scandito durante il percorso.

Come previsto, le persone si sentono prese in giro e spesso anche tradite. Non trovano una sponda rappresentativa nei partiti e nei loro rappresentanti che disputano in Parlamento di questioni importanti, ma con soluzioni percepite come distanti dalle difficoltà della vita reale e quotidiana. Per questo il desiderio di "contare" e di poter far sentire in qualche modo la propria voce, non può che passare dalla strada e dalla piazza. Non è in sé una contestazione o un rifiuto tout court della democrazia rappresentativa. E' piuttosto l'espressione di un profondo disagio, la percezione di non essere ascoltati, l consapevolezza che le decisioni che vengono prese siano pilotate da macrointeressi incontrollabili, ai quali la destra e il sedicente centro sinistra non hanno fatto e continuano a fare altro che allinearsi.

Insomma, l'inverno si preannuncia intenso e assai caldo, nonostante le temperature...  

Nessun commento:

Posta un commento