sabato 17 dicembre 2022

L'infanzia di un genio. Al Kulturni dom la mostra su Nikola Tesla.

 

E' stata inaugurata ieri presso il Kulturni dom di Gorizia ed è visitabile fino alla prima metà di gennaio, un'interessante mostra dedicata a Nikola Tesla (1856-1943). Tutti conoscono l'incredibile spirito inventivo di un personaggio che ha dedicato tutta la sua vita allo studio e alla ricerca, scoprendo leggi naturali, inventando straordinari macchinari e immaginando potenzialità dell'intelligenza umana e della natura, tuttora da indagare e potenziare. Si sa anche della sua "rivalità" con altri personaggi famosi, collaboratori e nello stesso tempo antagonisti nei diversi centri di ricerca degli Stati Uniti, quali Edison e Marconi, che gli "soffiò" l'invenzione della radio. Grazie a Tesla si sono scoperte le opportunità offerte dalla corrente alternata, ci si è avvicinati all'uso dei raggi x in vari ambiti dell'esistenza individuale e sociale, si è prospettato l'uso delle energie cosmiche nelle comunicazioni. Non è stato molto capito e apprezzato, nel corso della sua vita e ha "mancato" il Nobel più a causa dei contrasti con Edison che per motivi prettamente scientifici. E' stato anche un personaggio alquanto originale, con le sue idee, come anche con alcune sue manie ossessive, è diventato, forse suo malgrado, anche un punto di riferimento per lo spiritualismo e l'esoterismo del XX secolo. 

La mostra del Kulturni dom non presenta l'intera vita e opera di Nikola Tesla, ma soltanto i primi anni, quelli che giungono fino all'adolescenza. La si potrebbe intitolare "L'infanzia di un grande scienziato". La visita consente non solo di conoscere un Tesla bambino particolarmente intelligente, simpatico e socievole, ma anche di farsi un'idea del tenore di vita di Smiljan, il paese natale e di Gospič, il centro più grande della zona, dove frequenta le scuole medie, prima di raggiungere Karlovac, Graz e Budapest per il prosieguo della carriera scolastica. I pannelli esposti al Kulturni provengono proprio da Gospič, dove è allestito un importante Museo, dove è possibile ripercorrere - attraverso reperti, testimonianze e immagini - la storia di questo grande genio.

Chi è il "genio"? E' colui che non si limita all'ordinario quotidiano, ma guarda avanti, rendendo presente nella sua immaginazione un futuro che per un breve periodo appartiene solo a lui. Difficilmente il genio - scientifico, artistico, filosofico, politico, religioso, ecc. - è riconosciuto come tale dai suoi contemporanei, i quali ordinariamente si sentono giudicati nel loro abbarbicarsi alle presunte sicurezze dell'istante. Reagiscono per questo deridendolo, ostacolandolo, confutando senza sosta le sue idee, nel nome del dogma indiscutibile del "si è sempre fatto così". Il genio non demolisce la tradizione, soltanto la relativizza, utilizzandola come il piedistallo sopra il quale edificare il proprio specifico e unico monumento scientifico. Perseguitato in vita, raramente riesce a godere del riconoscimento delle sue intuizioni. Ma anche quando ciò avviene, il genio è come un pellegrino che raggiunge Compostela e si sente dire da un monaco sul portone della Cattedrale: "no aqui, ultreya y suseya", non qui, sempre avanti e sempre oltre. Quando i più raggiungono il suo livello, egli sa di non potersi fermare e di dover procedere, rifuggendo dagli onori e ricominciando subito la strada di nuove prospettive, di nuove invenzioni e ovviamente di conseguenza, di nuove incomprensioni e persecuzioni. Non si ferma, anche perché probabilmente gli risulta difficile e a volte insopportabile prendere atto di quanto le sue aperture verso il futuro siano utilizzate non per il bene, ma per gli interessi di pochi senza scrupoli, capaci di trasformare in strumenti di guerra, le invenzioni nate dalla più ferrea intenzione di porsi al servizio dell'umanità. E' un'esistenza sempre drammatica la sua, ma quanto bisogno abbiamo, in ogni momento, della presenza e dell'intuizione del genio!

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