Si tratta di un testo che risponde a un'ormai tradizionale esigenza, espressa già da oltre venti anni prima da un gruppo di preti, poi anche da laici e associazioni, quella di offrire una serie di spunti di riflessione sulle principali tematiche del momento.
Si inizia dalla domanda sul significato della quasi abusata parola "ripartenza", meditando sulla complessa situazione planetaria, ancora fortemente determinata dalla diffusione della pandemia. Si pone poi l'accento sulla situazione che coinvolge anche direttamente la maggior parte dei firmatari, ovvero la realtà delle migrazioni e la necessità di autentiche politiche di accoglienza, solidarietà e integrazione reciproca. Non manca mai una forte sottolineatura del problema delle armi, della venefica produzione e commercializzazione di strumenti di morte sempre più sofisticati e potenti, un autentico furto di risorse che dovrebbero invece essere dedicate alla soluzione dei problemi della fame e dell'impoverimento dei popoli. Da queste premesse derivano le proposte relative al cambiamento degli stili di vita. La necessità che si rileva è quella di un ascolto concreto e profondo delle esigenze dei giovani che richiamano le catastrofi connesse ai cambiamenti climatici, dei richiami persistenti del Vescovo di Roma Francesco al prendersi cura gli uni degli altri e del creato nel suo insieme, in uno stile di cammino comune che dovrebbe caratterizzare ogni istituzione politica, sociale e religiosa.
Insomma, un bell'augurio natalizio che sarà recuperabile facilmente a livello cartaceo e online. Ovviamente anche questo blog pubblicherà il link di accesso, nell'auspicio che anche a Gorizia sia possibile presentarla ufficialmente, in qualche sede pubblica, per dialogare insieme sulle urgenze del momento e sulle scelte esistenziali che da esse dovrebbero conseguire.
A lunedì allora, per maggiori particolari...
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