lunedì 20 dicembre 2021

21 dicembre, il solstizio d'inverno

21 dicembre, ore 15.59, ecco il solstizio! 
Il termine, derivato dal latino, significa il "fermarsi del Sole". In effetti, il movimento apparente della Stella sembra raggiungere un punto, quello più basso sull'orizzonte, sostare un istante e riprendere la corsa nel senso opposto.

L'inclinazione dell'asse terrestre è responsabile di queste variazioni, grazie alle quali gli emisferi terrestri godono dell'alternarsi delle stagioni. Infatti oggi termina l'autunno e inizia l'inverno. 

E' la "stagione del freddo", quella nella quale tutto sembra paralizzato dal gelo, la neve scende a trasformare i paesaggi, creando magie di bellezza e provocando terribili disagi a chi è costretto a vivere senza una casa o a percorrere con vestiti troppo leggeri strade ghiacciate.

Eppure è proprio sotto la forma dell'apparente paralisi che la vita germoglia e inizia l'avventura misteriosa della rinascita. Per ora non si vede nulla e sembra di assistere al dominio del non-essere, ma sotto la terra gelida si sta già realizzando il miracolo della risurrezione, la Pasqua della Natura già accade ogni anno, nel nascondimento dell'inverno incipiente.

Gli antichi sapevano e sperimentavano il fascino del rinnovamento. I popoli del Nord hanno celebrato riti meravigliosi per salutare la ripresa del vigore del Sole, i Romani celebravano la vittoria della luce e del calore sulle tenebre e sul freddo, il Sol invictus. I cristiani lo sostituivano con l'"astro del ciel", collocando la festa di Natale proprio in questo periodo dell'anno e circondandola con molte altre dal significato simile, dalla memoria di santa "Lucia" (ancora una volta la "luce") fino alla "manifestazione della Luce di Cristo" al mondo, nell'Epifania dei Magi - che non erano re e non erano tre - guidati, guarda caso, dalla "stella che avevano visto in Oriente".

Nonostante il progressivo soffocamento del "naturale" nell'epoca del trionfo della tecnologia e delle suggestioni effimere del Capitale, il giorno del solstizio mantiene ancora il suo fascino. Consapevolmente o meno, ci si apre alla speranza che l'impossibile diventi possibile. E si auspica per tutti un inverno che non sia per nessuno tempo di morte, ma sia per tutti attesa vigile e costruttiva di una nuova primavera.

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