mercoledì 8 giugno 2022

Il dito e la Luna... (da pagina facebook "Sì, ciclabile in Corso Italia")

Si propone oggi un'approfondita riflessione di Nevio Costanzo, tratta dall'interessante pagina facebook "Sì, ciclabile in Corso Italia" (https://www.facebook.com/groups/siciclabileincorsoitalia/). E' un modo delicato per cogliere l'occasione di una gusta polemica contingente e trasformarla in una più ampia e urgente considerazione. La foto rappresenta gli alberi del giardino dl Municipio, uno dei tanti spazi verdi della bella città di Gorizia. (ab)

C’è una giusta discussione che si è aperta sui due Olmi siberiani di via dei Cordaioli che, per realizzare la ciclopedonale progettata con i fondi del GECT, dovrebbero essere sacrificati.

Sia per la ciclopedonale che per i due alberi spendo due parole.

 

Le ciclopedonali, appartengono ad una modalità superata di realizzazione causa la poca reciproca attenzione dei due utilizzatori quali pedoni e ciclisti. A norma del C.d.S. il ciclista, in caso di affollamento di pedoni sulla ciclopedonale, dovrebbe scendere dalla bici e condurla a piedi o spostarsi sulla strada accanto. Tra l’altro, non avrebbe l’obbligo di percorre la ciclopedonale in quanto tale. E’ a sua discrezione. Una ciclopedonale, che sarà da testare sia per la sua scorrevolezza del fondo che dalla soluzione che verrà adottata all’incrocio con via dei Torriani (la ciclopedonale è bi-direzionale).

 

La ciclabile interseca i due Olmi, accanto ad un fondo privato perimetrato, da molto tempo, con una rete che delimita uno scavo, forse per edificare un edificio (interessante guardare il profilo geologico ove si notano soprattutto ciottoli di fiume). Tra gli alberi e la rete, allo spazio dedicato alla ciclopedonale  manca meno di un metro: era stato preso in considerazione, per pubblica utilità, espropriare una sezione adatta? Probabilmente il proprietario del fondo potrebbe apprezzare di avere questi due alberi per le ragioni di cui in seguito.

 

Quindi, abbatterli, non abbatterli?

 

Ogni albero assorbe una quota parte della CO2 immessa nell’atmosfera, ove una buona percentuale (15 - 20 %) è prodotta dal traffico automobilistico. Ed per ogni albero, per ogni essenza, esistono dei parametri per calcolare il valore intrinseco sia in termini economici che quantitativi sull’assorbimento degli inquinanti. Quindi, meglio salvarli anche se, immagino, sia stata fatta una richiesta alle Autorità competenti, in primis alla Forestale. Mi risulta, che nella realizzazione di questa rete di ciclabili, non solo per questo tratto, non sia stato abbattuto alcun altro albero.

 

Siamo in campagna elettorale e mediaticamente (social) si è messo in risalto questo problema. Giusto apprezzare la sensibilità per gli alberi. Per questi Olmi siberiani.

 

L’aforisma del titolo.

 

Non è stato messo sotto la luce dei social, invece, cha anche altri Olmi siberiani sono stati tolti in via Michelstaedter e sostituiti con tre piccoli Prunus; tolti ma non sostituiti in via dei Catterini, nel corso dei lavori di rifacimento del Corno, sia il solito Olmo siberiano che uno Spino di Giuda e, a memoria, anche altri. 

 

Inoltre, la valletta del Corno, sotto via Nievo, ha subito un bel repulisti, forse di infestanti come l’Acacia e l’Ailanthus (si, purtroppo sono infestanti perché tolgono lo spazio ad altri alberi causa la loro la rapida crescita) come la stessa sorte è capitata anche nel Parco Basaglia: Cedri del Libano, mi risulta…

 

Ecco perché è necessaria una visione globale del verde cittadino, al di là di operazioni di giardinaggio, che vanno anche bene, e adottare subito un piano del verde che ricomprenda anche gli alberi in ambito privato, perché anch’essi, devono “lavorare” per assorbire la CO2 e altri inquinanti e produrre ossigeno, per mitigare il calore ed il rumore, fare da condominio per insetti e uccelli, migliorano il paesaggio urbano, fungono dafrangivento, le radici depurano le acque.

 

Una ciclabile e due Olmi quindi possono convivere, ma pare, mi vorrei sbagliare, che sia sempre colpa dei ciclisti e delle loro ciclabili che occupano spazi.


Nevio Costanzo

1 commento:

  1. Perfetto caro Nevio. Le tue considerazioni, al di là di tutto, sono ineccepibili e non possono che trovare la condivisione di chi ha cuore il problema e cerchi assennatamente di trovare una soluzione equa e responsabile.

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