venerdì 3 giugno 2022

La "mia" Aquileia...

 

Oggi propongo un post più personale del solito, intorno alla Basilica di Aquileia, per me un nuovo incarico e una nuova responsabilità.

Ricordo un lunedì di Pasqua, nel lontano 1971. Mio fratello, neopatentato, mi accompagnò per la prima volta nella Basilica. Ci aggregammo a un gruppo per ascoltare le spiegazioni di una guida.

Fu talmente affascinante che, 50 anni dopo, ricordo ancora le sue espressioni, le sue spiegazioni e il suo straordinario entusiasmo. Scoprii parecchi anni dopo che quella persona così colta e gentile era l'allora parroco, mons. Luigi Marcuzzi, autore di una delle più agili e comprensibili pubblicazioni sulla Basilica.

Un paio d'anni dopo fu la volta di un concerto serale. La chiesa era strapiena di persone, si esibivano l'orchestra e il coro - a mia memoria oltre 300 cantori - della televisione di una Nazione europea. Fu eseguita la nona sinfonia di Beethoven, con l'inno alla gioia. Le note volteggiavano tra i mosaici, gli affreschi e il soffitto a carena di nave, raccolte dolcemente dall'abside e rilanciate per la beatitudine degli ascoltatori. Fu un'esperienza indimenticabile, di autentica e intensa spiritualità, a dimostrazione del fatto che la relazione con il trascendente ha a che fare con la Bellezza e non con regole o prescrizioni burocratiche. 

Ricordo poi mia madre, insegnante e poi preside di quella che un tempo si chiamava scuola media. Quante visite, quante scoperte, quante sorprese, costruendo i primi rudimentali audiovisivi, guidando persone di ogni condizione ed età, gustando i loro volti illuminati dallo stupore nell'indagare, quasi tassello per tassello, i misteri gelosamente custoditi dai mosaici.

Nella Basilica di Aquileia fui ordinato prete, il 25 aprile 1984, iniziando uno dei vari percorsi della mia vita inquieta, sempre alla ricerca di Dio e al servizio dei fratelli. Al vescovo Cromazio e all'interpretazione teologica della Scrittura nei Padri latini del IV secolo e nelle figure artistiche coeve, ho dedicato la mia tesi di licenza in teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma. Come parroco prima, poi come insegnante e anche, successivamente, come persona impegnata in politica e nella vita sociale, ho avuto l'onore di illustrare la Basilica a centinaia di persone e di gruppi, proponendo vie ermeneutiche e ricevendo osservazioni, prospettive, visioni sempre innovative e interessanti. Tutti questi incontri sono stati sintetizzati nel libro sulla Basilica di Aquileia, pubblicato in prima bozza a uso dell'Unitre di Cormons e in un bel volume del 2017, curato per conto del Circolo Navarca di Aiello ed edito da Ediciclo.

Ho avuto anche l'opportunità di far parte della Commissione Stato Regione F-VG che ha definito l'atto costitutivo e lo statuto della Fondazione Aquileia, con la possibilità di conoscere meglio anche il mondo dell'archeologia aquileiese, con i vari interventi delle università, la scoperta della Domus episcopale e la progettazione della ristrutturazione della "casa di Tito Macro".

Aquileia è una città che ha avuto un glorioso passato, ma che vive tuttora come paese vivace e accogliente, così come la Basilica ricorda una storia di spiritualità che raggiunge e oltrepassa i duemila anni, ma continua a essere viva nella comunità cristiana che tuttora in essa prega, soffre e ama. E' uno scrigno di arte e di cultura, ma anche un organismo che trae la sua linfa vitale da una tradizione di fede straordinariamente ininterrotta, dall'epoca dei padri fino ai giorni nostri. E' una casa aperta a chiunque sappia apprezzare la bellezza e la spiritualità, oggi più vicina che mai alle origini dell'inizio del IV secolo, quando le simbologie artistiche erano quasi del tutto "laiche", che introducevano al messaggio cristiano attraverso l'uso di linguaggi comprensibili, in un tempo di pluralismo religioso e culturale.

Per questi e per tanti altri motivi, non posso che essere felice di far parte dell'ottima "squadra" della Società per la Conservazione della Basilica di Aquileia che ormai da diversi decenni "custodisce" amorevolmente questo grande tesoro.

2 commenti:

  1. Bellissima, straordinaria. Grazie don Andrea. Enzo

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  2. Aquileia, e l'intenso rapporto che hai avuto e hai con la sua straordinaria basilica, troverà in te un prezioso "conservatore" che.sapra' valorizzarla ulteriormente con la competenza e la fedele cura che saranno proprie del tuo agire. Buon lavoro!!!

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