"Parzè vaì li' fuèis ch'a' colin, se colin a ogni siarada par tornà ta viarta?" Così il grande scrittore friulano Celso Macor offre un respiro di attesa e di speranza: "Perché piangere le foglie che cadono, se cadono ogni autunno pe ritornare in primavera?"
"Tisti pomladni dan je bil lep, svetal in zveneč, kakor iz čistega srebra ulit," Nel bel libro Pomladni dan, così Ciril Kosmač propone la propria intuizione di primavera: "Quel giorno di primavera era bello, splendente e risonante, come fosse dall'argento puro fuso."
Ecco qualche ricordo, sotto lo sguardo della Primavera di Botticelli, perla della Galleria degli Uffizi di Firenze, una poesia di Giacomo Leopardi e un lampo di bellezza del poeta sloveno Ivan Minatti.
In tempi come questi, c'è tanto desiderio di bellezza e di poesia...
Primavera d'intorno.
Brilla nell'aria
e per li campi esulta,
si' ch'a mirarla intenerisce il core
odi greggi belar, muggire armenti
e gli altri augelli contenti
a gara insieme,
per lo libero ciel
fan mille giri,
pur festeggiando il lor tempo migliore
V mladih brezah tiha pomlad...
V mladih brezah tiha pomlad,
v mladih brezah gnezdijo sanje –
za vse tiste velike in male,
ki še verjejo vanje.
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