sabato 23 gennaio 2021

Fantasia del cammino

Bella domanda, in un'intervista, l'altra sera: tu sei un buon camminatore, ma uno che sta sempre nella parte sinistra della strada!

Sì, è vero, quando cammini devi sempre stare dalla parte sinistra, perché così puoi vedere le automobili che ti sfrecciano contro e puoi così marciare più spedito, con prudenza, possibilità di evitare i pericoli, decisione.

Certo, non è vietato camminare sulla destra, ma in questo caso non sai mai che cosa ti possa capitare e la marcia è sicuramente meno sicura e più rallentata dalla paura di un qualcosa che non puoi conoscere.

Bisogna anche dire che se il viandante "a sinistra" passa il suo tempo a guardare quelli che procedono dalla parte opposta e non fa altro che criticarli, fa sì che questi si indispettiscano e accelerino il passo per distanziare il noioso interlocutore.

Se invece il marciatore "sicuro" si guarda in giro solo per vedere la bellezza del paesaggio e dimostra convinzione, decisione e anche la caratteristica gioia che scaturisce dagli occhi di coloro che da tempo si sono avventurati sul percorso, allora anche chi sta andando "a destra" comincia a interessarsi, valuta la possibilità di cambiare parte e spesso attraversa la strada, seguendo con curiosità e simpatia l'interlocutore.

Importante è non fermarsi mai, perché parafrasando il classico dei classici Chatwin, la meta non è altro che il cammino. Ciò vale per la storia dell'umanità, da quando si è scesi sugli alberi per affrontare con coraggio la tigre dai denti a sciabola fino alle soglie della scoperta dell'elisir dell'immortalità. Ciò vale anche per la vita di ogni essere umano, un percorso attratto e nel contempo respinto dalla tensione a un equilibrio il cui raggiungimento significa di fatto la fine della vicenda, cioè la morte.

Bene camminare un po' squilibrati sul lato sinistro, un po' più equilibrati - possibilmente non troppo - sulla destra. Se poi si hanno buone scarpe, è ancora meglio calpestare la terra, oltre i paracarri e i limiti della carreggiata. Importante è, in ogni caso, non fermarsi mai.

Chi ha orecchia per intendere, intenda (e chi non le ha, in roulotte)... 

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