martedì 12 gennaio 2021

Tutte le cure sono un bene pubblico

Per concessione del blog forumgoriziablog.it si pubblica questo importante appello europeo, proposto e firmato da Martina Luciani. Da leggere e, possibilmente, aderire... 

FIRMA L’INIZIATIVA DEI CITTADINI EUROPEI.

Una iniziativa dei cittadini europei per essere sicuri che la Commissione europea faccia tutto quanto in suo potere per rendere i vaccini e le cure anti-pandemiche un bene pubblico globale, accessibile gratuitamente a tutti e tutte: a questo serve la firma sul sito dell’Unione Europea, nella sezione Diritto alle cure, che ha titolo NO PROFIT ON PANDEMIC.EU, (https://noprofitonpandemic.eu/it/) a pretendere universalità del diritto alla salute.

In una pandemia, la ricerca e le tecnologie dovrebbero essere condivise ampiamente, velocemente, in tutto il mondo.

L’Unione Europea ha concluso accordi con varie case farmaceutiche per rendere disponibili a tutti i cittadini europei i vaccini contro il Coronavirus e i Paesi membri hanno messo a disposizione delle aziende farmaceutiche ingenti risorse di denaro pubblico: in altre parole sono i contribuenti che hanno pagato per la ricerca e lo sviluppo di vaccini e dei nuovi trattamenti di cura ( non dimentichiamoci di quanto siano importanti anche i farmaci e le corrette terapie).

Nonostante questo, e nonostante l’enorme pressione internazionale, partita fin dall’inizio della pandemia, nei confronti dell’Organizzazione mondiale per il commercio, affinchè sia attuata con urgenza una moratoria sugli accordi TRIPS sulla proprietà intellettuale relativamente a tutti i trattamenti riferibili al Covid, dai farmaci ai vaccini, succede che le regole non sono cambiate e una volta conclusi i trial clinici e approvato il prodotto, questo rimane di proprietà privata delle aziende produttrici che per vent’anni avranno il monopolio del brevetto, limitando la disponibilità e aumentando i costi del prodotto stesso. Ma non è evidente che così non può funzionare, che una minaccia collettiva richiede solidarietà, non profitti privati?

Ecco perché un gruppo di personalità europee, ricercatori e attivisti – tra i quali, solo per citarne alcuni, Gino Strada, Silvio Garattini, Don Luigi Ciotti,  Monica di Sisto – ha presentato un’ICE, Iniziativa dei Cittadini Europei, strumento istituzionale con cui viene proposta una modifica legislativa alla Commissione Europea:  raggiunto 1 milione di firme, la Commissione è obbligata a prendere un’iniziativa in materia.

I brevetti forniscono ad una singola azienda il controllo monopolistico sui prodotti farmaceutici essenziali. Questo limita la loro disponibilità, rende impossibile pretendere abbiano costi controllati ed economici, costituisce una fonte di profitto smisurata per le aziende farmaceutiche, esercita una pressione insostenibile sui sistemi sanitari pubblici e di assistenza sociale.

Per cosa si firma: per i diritti alla salute e alle cure, che altro non sono se non diritti umani universali, per la condivisione della conoscenza e delle tecnologie, per la trasparenza sui dati economici e scientifici, per imparare la lezione della pandemia e avviare l’inversione delle regole della globalizzazione e far sì che il sistema del profitto  dipenda dalle esigenze di tutela delle persone, della società, dell’ambiente e non sia più il criterio prevalente dell’attuale ordine economico.

Nel dettaglio, questo significa:
– introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la condivisione di conoscenze in materia di tecnologie sanitarie, di proprietà intellettuale e/o di dati relativi alla COVID-19 in un pool tecnologico o di brevetti;

– introdurre obblighi giuridici per i beneficiari di finanziamenti dell’UE per quanto riguarda la trasparenza dei finanziamenti pubblici e dei costi di produzione e clausole di trasparenza e di accessibilità insieme a licenze non esclusive.”

L’indirizzo web della proposta d’Iniziativa dei cittadini europei dove firmare, esercitare il proprio diritto di cittadinanza ed iniziare a cambiare le regole è: https://eci.ec.europa.eu/015/public/#/screen/home, oppure https://noprofitonpandemic.eu/it/.

Forum Gorizia aderisce a No profit on pandemic e parteciperà il 13 gennaio all’incontro on line delle associazioni e movimenti che sostengono la campagna. Ma le firme sono individuali, e quindi ognuno deve attivarsi singolarmente sul sito indicato. La raccolta in tutta l’UE è stata lanciata il 30 novembre e abbiamo un anno per raccogliere 1 milione di firme nei 27 stati dell’Unione Europea: non è poco ma non è nemmeno tanto tempo per diffondere, spiegare e sollecitare l’azione dei cittadini e fare in modo che il Covid 19 produca qualcosa di positivo e sano per ognuno e senza distinzioni, a cominciare dall’Europa. Martina Luciani

1 commento:

  1. Vi sollecitiamo a firmare per una opportunità di civiltà
    Vi ricordiamo che non è tutto facile, almeno 7 Paesi europei devono raggiungere una soglia minima di firme, pena la nullità della Petizione, per cui firmate e fate firmare parenti, amici, compagni, Comitato StopTtip ha raccolto quasi 100 firme

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