lunedì 31 agosto 2020

Il PD non si faccia irretire, si cambino SUBITO i Decreti Sicurezza!

E così, la discussione sui Decreti Salvini sembra ormai destinata a slittare dopo il referendum e ole elezioni regionali. E' davvero incredibile, era stata indicata come priorità assoluta dal partito Democratico, ormai del tutto asservito alla volontà degli alleati/freni di Governo.

Ma che paura c'è? Che interesse ha il Partito Democratico a corrispondere ai desideri della parte di elettorato 5 Stelle più vicina a Salvini? Forse ha il timore di perdere ulteriori voti perché "troppo" sbilanciato a favore degli ovvi e sacrosanti diritti dei migranti?

E' molto più probabile che questo tirare a campare aiuti sempre più la destra. L'esultanza per l'evidente viale del tramonto dell'indefinibile meteora leghista non ha alcuna ragione di essere. L'"averlo fermato" non ha significato una svolta a sinistra dei votanti, ma un sempre più frequente approdo alla sponda ancor più a destra di Fratelli d'Italia.

Certo, gli elettori se devono scegliere tra l'originale e una copia sbiadita, scelgono l'originale e votano chi, almeno a parole, promette sfracelli per "liberare" l'Italia da quella che essi definiscono l'"invasione". Purtroppo tale visione esplicitamente razzista convince una buona parte dello popolo, il cui livello culturale sembra essere dettato dalla lettura di Chi o al massimo della Gazzetta dello Sport, riviste ben più gettonate dei molto più seri (e meno venduti) media culturali.

Con ciò non si vuol dire affatto che il partito Democratico persegua politiche simili a quelle della Destra, si invoca piuttosto un soprassalto di attenzione, affinché tutto il patrimonio politico del quale è erede il PD non si smarrisca nel panico di non essere più scelto o di essere ancora una volta sorpassato dai "concorrenti" a cinque stelle.

Forse, se davvero il Pd volesse essere un punto di riferimento e di coordinamento delle varie sinistre, dovrebbe proporsi una svolta radicale, costi quel che costi. In un modo più riformista e meno rivoluzionario di quanto perseguono i partiti e i movimenti della Sinistra e dell'extra sinistra, dovrebbe decisamente incamminarsi sulla strada delle libera circolazione delle persone in Europa, dell'accoglienza senza se e senza ma, dello smantellamento dei campi di concentramento eufemisticamente denominati cpr, del boicottaggio dell'Egitto fino alla "verità e giustizia per Giulio Regeni" e l'immediata scarcerazione di Patrick Zaki, della costruzione di un'Europa delle persone e non dei mercati, solo per portare qualche esempio.

E' vero che molti esponenti del partito la pensano così, ma non hanno voce in capitolo e il terrore di perdere ulteriori voti porta a una prudenza che avrà come conseguenza proprio ciò che essi temono, la perdita costante dei voti, come una pallina inarrestabile su un piano inclinato.

E' ora di svegliarsi! Meglio un elettorato forte e convinto, pronto a lottare per delle idee e non per delle strategie di potere che questo stillicidio di attese e di non decisioni che fiacca la volontà, priva la base di entusiasmo e impedisce qualsiasi serio confronto e accordo con il resto della sinistra. Forse si teme la caduta del Governo? E "se poi torna il Capitone"? Sì, ma se si va avanti così, tra due anni, alla comunque inevitabile resa dei conti, la destra rischierà di non avere avversari e il paese finirà nelle mani di chi - a parole e nei fatti - vuole la fine delle democrazia.

Per favore Pd, ritorna in te stesso, abolite e trasformate i decreti Sicurezza prima delle elezioni. Altrimenti potrebbe finire come con lo jus soli, al termine della legislatura più di centro sinistra (solo numericamente, purtroppo) che l'Italia repubblicana ricordi: tante belle intenzioni, vanificate da un'incomprensibile melina, indigesta a chi non vuole aprirsi alla realtà di un mondo che cambia, indigesta anche a chi il mondo lo vorrebbe cambiare, ma subito!

 

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