domenica 14 giugno 2020

Un cartello da restaurare

Giardini di Gorizia, 14 giugno. Il bellissimo cartellone promosso da Isonzo-Soča è ancora lì, pronto a illustrare luoghi, eventi e storia di un territorio unico. Purtroppo poco dopo l'assai opportuna installazione, avvenuta con il consenso e la partecipazione anche del Comune di Gorizia, oltre che con l'aiuto concreto degli operai comunali, l'amministrazione ha invertito la rotta negando di aver mai concesso il patrocinio. Da allora è passato molto tempo, di sicuro più di un anno e il manifesto ha subito ogni sorta di offesa. Prima si è dovuto incollare un brutto listello scuro a nascondere i numerosi sponsor, poi si è assistito a penosi palleggiamenti di responsabilità sui quotidiani locali, infine qualche nostalgico neofascista ha pensato bene di rovinarlo, deturpandolo con un pennarello rigorosamente nero. E così questo pannello, inneggiante alla bellezza della convivenza nella diversità delle lingue e delle culture, è diventato l'ennesimo segno di una chiusura mentale che non fa bene all'intero territorio. Spesso si vedono le persone - turisti e non - sostare davanti al cartello, incuriosite e anche a volte con un blocco appunti per segnare i luoghi da visitare. I più scuotono la testa davanti alle immagini imbrattate, tanto più chi sa che è ormai troppo tempo che la situazione è la stessa. E' urgente che l'Amministrazione Comunale ritorni al suo percorso originario, ribadisca il proprio appoggio alla meritoria opera e la faccia immediatamente restaurare. Sì, perché così come è, è un pessimo segnale ai "giudici" che dovranno decidere quale sarà la capitale europea della cultura nel 2025.

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