Giovedì 18 giugno, alle ore 16, presso la scuola isis di Via Italico Brass in Gorizia, Igor Komel, Vlado Klemše e Andrea Bellavite ricorderanno la figura di Valentin Stanič, a 200 anni dalla sua venuta a Gorizia, dove è stato fondatore della benemerita scuola per i sordomuti, istituzione durata fin quasi ai giorni nostri. Chi era Stanič? Ne riprendiamo alcuni tratti dal libro Isonzo, edito da LEG nel 2014.
Uno dei più singolari rappresentanti della cultura slovena
d’ogni tempo è Valentin Stanič. Nato a Bodrež, minuscola frazione a due chilometri da Kanal, nel 1774, compie
gli studi a Tarvisio, Klagenfurt e Salzburg, prima di essere ordinato sacerdote
nel 1802. Esercita il ministero sacerdotale in diverse parrocchie
dell’Arcidiocesi di Gorizia, unendo la testimonianza di fede a un non comune
spirito avventuroso e pionieristico. Avvicinatosi alla montagna già nel periodo
degli studi salisburghesi, ha legato il suo nome a molte straordinarie imprese
alpinistiche. Tra esse, la seconda ascensione del Grossglockner, la più alta
vetta dell’Austria, e molte altre “prime” sulle più alte montagne della
Slovenia della Carinzia e del Friuli. Appassionato di botanica, ha dimostrato
sempre un grande attaccamento alla natura, fondando anche un’associazione
contro il maltrattamento degli animali. Ha contribuito alla decisione di
edificare il ponte in pietra di Kanal, si è prodigato nella diffusione del
vaccino contro il vaiolo, ha amato il mondo giovanile, realizzando ovunque
centri di formazione e scuole. Giunge fin quasi ai tempi attuali la scuola dei
sordomuti di Gorizia, realizzata grazie al suo intervento nel 1840. Canonico
del Duomo, è morto a Gorizia il 29 aprile 1847.
A Valentin Stanič
sono dedicati un busto artistico nel centro di Kanal, una piazzetta in
Gorizia, presso quello che è stato il “suo” istituto per i sordomuti, numerose
vie in paesi e città della Slovenia. E’ ricordato anche attraverso la
dedicazione di un prestigioso premio conferito ogni anno dalla sezione di
Monaco di Baviera del club alpino tedesco a persone che si sono distinte
nell’amore all’umanità e alla natura. C’è anche un lungo itinerario, una sorta
d’alta via, che collega Salcano, presso Gorizia, con Kanal ob Soči, consentendo
agli escursionisti di attraversare in cresta tutto il Monte Sabotino, il Korada
e parte del Kolovrat. Per chi se la può permettere, è una splendida camminata,
che si svolge sempre immersi in una splendida cornice ambientale e in un
territorio che letteralmente in ogni suo lembo, “sanguina storia”.
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