lunedì 10 luglio 2023

Una domenica sera, a Šebrelje...

 

Tramonto a Šebrelje
Quando finisce il giorno, mentre il Sole scompare dietro ai monti, le voci degli amici si affievoliscono nel piacere dello stare insieme, il cielo si riempie di infinite sfumature. Le nuvole disegnano paesaggi immaginari e contemplano dall'alto il quotidiano affaccendarsi dei viventi.

La temperatura scende lentamente e gli animali rintanati fanno capolino dai loro nascondigli. I cervi e i caprioli brucano felici, i gatti si producono in slanci avventurosi cacciando a loro modo i calabroni. Il ronzio dei piccoli insetti si accompagna al frinire delle cicale e al concerto degli uccelli che marcano con determinazione il loro territorio.

L'armonia dei suoni e dei colori non cancella la lotta per la sopravvivenza, mentre la Bellezza del tramonto suscita i più dolci e romantici pensieri, ogni frammento di vita cerca di mantenersi succhiando agli altri l'energia, in una lotta permanente nella quale nulla si crea nulla si distrugge ma tutto si trasforma. E' la maestà dell'Essere che si manifesta nella sua pienezza, affascinante e tremenda, nei suoi minimi particolari e nella dimensione universale.  

Le campane suonano l'Ave Maria della notte, ma potrebbero essere i muezzin che annunciano l'ultima preghiera o anche i cori che nella piazza grande di una Capitale intonano l'inno alla gioia di Schiller al termine dell'indimenticabile Nona sinfonia di Beethoven. Si ascolta, si attende il sopraggiungere furtivo del silenzio. Tutto sembra per un istante immobile, sospeso in una speranza ineffabile. Prima di rendersi conto di come tutto continui a muoversi in una rotazione universale, la terra intorno al Sole, alla folle velocità di oltre 107.000 chilometri orari (30 chilometri al secondo).

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