L'affresco sull'arco trionfale della chiesa del Monte Lussari/Višarje rappresenta Maria che allargando il suo manto, accoglie e include le persone che si rivolgono a lei. Sono espressione di un'umanità oppressa e ferita che cerca di trovare una luce di speranza e di libertà.
Al di là dell'aspetto religioso, la camminata da Camporosso al Lussari è sempre una grande occasione di immersione nella natura, nell'arte e soprattutto nella compagnia di tante persone che, soprattutto nella stagione estiva, salgono insieme verso il santuario. Ci si saluta sempre in quattro lingue, per non escludere nessuno, austriaci, sloveni, italiani e friulani. E anche nel piccolo borgo sulla vetta. dagli altoparlanti si sentono preghiere e canti espressione di tutte le tradizioni culturali.
Non manca lo spettacolo, uno dei più impressionanti delle Alpi Giulie. Da sinistra a destra lo Jof de Miezegnot, il possente Montasio con la sua inconfondibile cresta del drago, lo Jof Fuart con le Madri dei Camosci, l'invitante vicina Cima Cacciatore. Scendendo alla sella sottostante, ecco i due fratelli Mangart e Jalovec che sembrano dialogare eternamente fra loro, spesso coperti dalle nuvole, quelle che formano il loro cappello, che, quando c'è "o farà pioggia o farà bel".
Per chi può percorrere il sentiero del pellegrino, un paio d'ore di aria buona e sentieri tra i boschi, ci sono anche le cappelle della Via Crucis, originariamente dipinte sempre da Tone Kralj. Da notare nella prima stazione, l'arresto di Gesù, il soldato che non vede l'ora di prendere in custodia il condannato e che tiene nella mano un inquietante fascio littorio. E' sempre il pittore sloveno, capace di unire la storia raccontata dal vangelo con quella del suo popolo oppresso dal fascismo.
Insomma, da questa cima non può che scaturire un profondo anelito alla pace e alla giustizia. La bellezza della natura, dell'arte, delle relazioni simpatetiche tra le diverse culture, non dovrebbe essere riservata solo a pochi, ogni essere umano dovrebbe vedere riconosciuto nei fatti il proprio diritto a vivere, a gioire, a essere nella pace, a poter visitare e conoscere il mondo senza limitazioni e senza barriere.
Credo sia questo il messaggio principale di Maria che distende il suo manto per accogliere tutti, senza eccezioni. E' un messaggio sociale e profondamente umano, prima che esplicitamente religioso. Potrebbe essere la Madre Terra, come la Madre di ogni vivente, oltre naturalmente che la Madre di quell'uomo straordinario che porta il nome di Gesù.
Nessun commento:
Posta un commento