Il concerto dell'11, con Vocinvolo, Manos blancas e Filarmonici Friulani |
I momenti più toccanti sono stati quelli di martedì 11. Nel pomeriggio, nel corso di un'affollatissima conferenza stampa, è stato presentato il progetto "Basilica per tutti", mentre la sera si è tenuto lo spettacolare concerto con Le manos blancas, i cori Vocinvolo e Artemia e l'orchestra del giovani filarmonici friulani.
Al di là degli importanti contenuti, ripresi e riproposti ampiamente sui media, cosa rimane di questi giorni, caratterizzati dalla presenza di amici assai esperti e competenti?
Rimane il messaggio esistenziale di Mara e di Deborah, abituate a guidare le persone a scoprire la bellezza dei Musei Vaticani e ora presenti ad Aquileia per aiutare tutti a scoprire ciò che rimane nascosto a chi i sensi li potrebbe utilizzare nel loro insieme. La loro simpatia e semplicità, come pure la straordinaria esperienza e conoscenza, hanno consentito a chi è entrato in basilica in quei giorni di trasformare una visita - anche a volte puramente casuale - in un'intensa vicenda di bellezza e di umanità.
Rimane la saggezza di Suor Veronica e di Cristina, la loro armonia nel parlare con la lingua dei segni, il fascino di starle ad ascoltare nel loro portare la limitata realtà aquileiese nel più ampio panorama del rispetto dei diritti di ogni persona, in particolare di chi è portatore di qualsiasi disabilità.
Resta la maestria dei mosaicisti di Ravenna, Marco e Anna, che hanno regalato alla Basilica il dono più strepitoso, un mosaico tattile del nodo di Salomone a grandezza naturale, utilizzabile dai non vedenti per scoprire perfino le differenza dei colori, da tutti per conoscere la varie fasi che consentono a tante tesserine di pietra di formare un meraviglioso disegno.
Rimangono gli ospiti, una rete di relazioni regionale, nazionale e internazionale, che porterà frutti nel prossimo futuro e consentirà di puntare a ulteriori ambiziosi progetti di valorizzazione della spiritualità, dell'arte e della Cultura, anche nella chiave importante di Nova Gorica con Gorizia capitale europea della cultura 2025. La presenza dei responsabili principali dell'evento goriziano è un segno di come Aquileia/Oglej possa essere veramente riconosciuta come la radice dalla quale si è sviluppata una longeva pianta che solo ora sembra produrre frutti maturi di giustizia e di pace.
Rimangono i coristi, che si sono espressi mirabilmente con le voci e con le mani, nel concerto della vigilia, come pure quelli del coro segnante che ha accompagnato la liturgia del 12 luglio, come segno di un'amicizia e di un'accoglienza che sono fondamento di un autentico inizio di reciproca appartenenza. Rimangono i vescovi, con le loro parole, gli abitanti del paese, i partecipanti, tutti, agli eventi, che con il loro entusiasmo incentivano il desiderio di continuare ad approfondire, a camminare sulla strada intrapresa.
E rimangono i meravigliosi collaboratori della Basilica, dagli uffici con la "mente" del progetto Anna, la responsabile amministrativa Ornella, la referente dei concerti Sara, il responsabile della comunicazione Mattia fino a ciascuno degli addetti alle biglietterie e ai custodi, tutti schierati con gioia in questa vera e propria lotta a qualsiasi stigma o forma di marginalizzazione che possa impedire a chiunque di accedere a capolavori artistici che - per la loro natura di patrimonio dell'umanità - appartengono a tutte e tutti, senza eccezione alcuna.
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