La Bosnia Erzegovina è un Paese bello, pieno di boschi e di fiumi, senza contare le numerose città cariche di storia e di cultura.
Gli accordi che hanno portato alla controversa pace, dopo le guerre degli anni '90, l'hanno unita in una confederazione di facciata,nella quale agiscono di fatto autonomamente l'entità serba e quella bosniaco musulmana. Il confine tra le due forme amministrative è molto frequente e lo si nota facilmente, da una parte si usa il carattere cirillico, dall'altra quello latino. I cartelli che indicano l'inizio e la fine dei paesi sono scritti in entrambe le forme. Non essendo troppo distanti la lingua serba e quella bosniaca, si potrebbe parlare di una sorta di assai originale e forse unico bicaratterialismo, la lingue simile espressa in forma scritta con caratteri del tutto differenti!
Ciò che è anche evidente è la diversità religiosa. Nel tempo della Jugoslavija, musulmani ortodossi cattolici ebrei protestanti e atei sembravano andare sostanzialmente d'accordo. Poi le religioni non si sono certo distinte come operatrici di pace e nel tempo della cruenta disgregazione dell'apparato centrale, hanno contribuito in modo determinante a fornire supporto spirituale (o pseudo tale) alla violenza sconfinata, nel senso di senza confini, di quel periodo. Ciò vale anche per le memorie che tutto sembrano tranne che riconciliate, anche se effettivamente non si ha la sensazione di tensioni superiori al livello di guardia e quindi di segnali di possibile ripresa delle ostilità he hanno messo in ginocchio i Balcani.
Certo, l'ostentazione dei simboli religiosi in un simile contesto fa pensare alla difficoltà di un dialogo nel rispetto della pari dignità che dovrebbe caratterizzare ogni realtà democratica moderna. In realtà, neanche in Italia è stato del tutto superato il dibattito fra laicità dello Stato e appartenenza religiosa. Certo, meditare su ciò che è accaduto in Bosnia nell'ultimo decennio del Novecento, dovrebbe insegnare molto all'umanità in generale e agli uomini religiosi in particolare. Ogni assolutismo contiene in sé i germi della guerra e del genocidio.
Ora un salto a Dubrovnik, old city o moderno luna park del capitalismo culturale?
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