domenica 14 maggio 2023

Perché il Sabotino si chiama così?

Il Sabotino - Sabotin in sloveno -  è un monte sorprendente. La sua posizione di barriera fra il mare e le catene alpine favorisce lo sviluppo di una flora e di una fauna del tutto originali. L'altezza relativa (m.609) non impedisce lo sguardo su tutte le Giulie e, dalla parte della pianura, fino al mare. I numerosi, bellissimi sentieri e le strade carrozzabili consentono a ogni escursionista di raggiungere la cima o almeno i rifugi sottostanti. Da qualche anno è diventato un punto di riferimento quasi quotidiano per sloveni, italiani e friulani che qui si incontrano, si conoscono, intessono preziosi rapporti. Le memorie storiche non si contano, dagli antichi e suggestivi ruderi dell'eremo di San Valentino alle trincee e baraccamenti della prima guerra mondiale, fino ai segni ormai consolidati di tempi ormai trascorsi, la scritta Tito formata con candide pietre carsiche in territorio sloveno e la bandiera italiana illuminata di notte, accanto a quella che fu la più alta caserma del Goriziano, nei tempi in cui il confine faceva ancora paura.

Sì, bene tutto questo, se ne è già parlato mille volte.

Ma perché il "Sabotino" si chiama così?

Con i tempi che corrono, quando nessuno sa offrire una risposta plausibile, ci si rivolge al computer e a quella che per il momento pomposamente viene chiamata "intelligenza artificiale". Non si può dire che le prove finora affrontate abbiano offerto grandi emozioni, dalla collocazione della montagna nelle Alpi Venete alla conquista italiana di Gorizia "durante la seconda guerra mondiale". Lo si nota solo per ricordare di prendere con le molle qualsiasi risultato, per quanto apparentemente convincente possa essere.

Ebbene, secondo la professoressa virtuale i.a. (intelligenza artificiale) Sabotino deriverebbe da "sabot", parola francese che definisce un particolare "zoccolo", particolarmente simile - sempre secondo i.a., al profilo della montagna. Pur suscitando qualche perplessità la presunta somiglianza del Sabotino con uno zoccolo, è un'ipotesi suggestiva e può essere supportata dal fatto che i francesi effettivamente occuparono il territorio goriziano all'inizio dell'800, una presenza tuttora ricordata da alcuni toponimi e da molti cognomi. Dalle cartine geografiche finora reperite risulta inoltre che prima del XIX secolo l'altura era chiamata "Monte di San Valentino", come tuttora noto nella tradizione friulana, in ricordo della chiesa e del luogo sacro tuttora riconoscibile sulla spalla est.

Un'altra possibilità, sempre secondo i.a., è "Monte del Sabato". Non ci sono ulteriori spiegazioni, tuttavia forse il suggerimento potrebbe essere colto per avviare una ricerca sulle frequenti intitolazioni a Santa Sabida che caratterizzano molte chiese e luoghi del Friuli e della Slovenia e che - sembra - siano collegate alla radice alessandrina della chiesa aquileiese. E' un'ipotesi molto avvincente, chiamando in causa le diatribe tra giudeo cristiani e cristiani provenienti dal cosiddetto paganesimo, ma in realtà - a parte l'etimologia - nessun elemento storico o archeologico sembra legare il monte a tali tradizioni.

Ordunque?

Ordunque così si vuole semplicemente aprire il dibattito. Forse qualcuno è in grado di confermare le proposte di i.a. oppure di smontarle definitivamente proponendo magari qualche altra soluzione?

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