mercoledì 3 maggio 2023

Anja Mugerli e le sue "Autopsie di famiglia", proprio un bel libro!

 

E' una breve raccolta di racconti, si leggono uno dietro l'altro senza riuscire a staccarsi dal libro che si dipana, pagina dopo pagina, saltellando tra universi paralleli.

"Autopsie di famiglia" è assolutamente da leggere, prima testo tradotto in lingua italiana dell'assai promettente giovane scrittrice, slovena di Nova Gorica, Anja Mugerli.

Si spazia dalla trasfigurazione di importanti tradizioni al confine tra religiosità ancestrale e folklore popolare all'analisi psicologica delle relazioni familiari, per giungere allo scandaglio senza remore o censure dell'io interiore.

Inquadrano le riflessioni il valore reale e simbolico dell'apicultura, le maschere impressionanti del Carnevale, le figure quasi mitologiche delle krivapete, la potenza sacrale - costruttiva e distruttiva - del fuoco. Il testo manifesta con grande e insistita coerenza il forte senso di appartenenza alla cultura slovena dell'autrice. Questo aspetto è talmente evidente da suscitare il desiderio, almeno scorrendo alcune pagine, di potersi confrontare direttamente con l'originale, per poter penetrare meglio, anche con la forza della parola nella lingua "materna", dentro il vissuto dei personaggi. Tutto ciò senza nulla togliere, anzi valorizzando l'ottima traduzione di Lucia Gaja Scuteri.

All'interno di tale cornice si muovono i personaggi, ordinariamente legati fra loro dal legame familiare. Si indagano le relazioni tra genitori e figli, quella tra fratelli e sorelle, l'abbandono amoroso mescolato a quello del perdono, l'intreccio misterioso tra amore e odio, tra iniquità e giustizia. A volte, anche qua, si fa strada la memoria dei più importanti autori sloveni, con le suggestioni sociali di Ivan Cankar, le sospensioni poetiche di Srečko Kosovel, le memorie avvincenti di Boris Pahor. Ma fanno capolino anche le influenze di altre letterature mondiali, dai racconti distopici di Raymond Carver alle intuizioni filosofiche di Camus, con una prosa sempre avvincente, che in certi tratti ricorda la sofferta fantasia di un Dino Buzzati.

Le vicende si susseguono e tengono il lettore con il fiato sospeso, sempre, fino all'ultima riga. Ma gli indizi sparsi tra le pagine per condurre verso la risoluzione delle diverse situazioni, man mano che si procede si rivelano piuttosto dei sassolini sparsi sulla via della coscienza individuale. L'autrice sembra dapprima voler condurci per mano nei meandri profondi del nostro essere, per poi lasciarci all'improvviso, nudi e soli davanti alle sfere più intime dell'io. E' per questo che non si è in grado di esprimere giudizi sulla debolezza umana o sulla viltà del tradimento, come pure sull'incapacità di comunicare o sulla distanza esistenziale. Ci si sente del tutto compartecipi, perché i personaggi narrati sono percepiti come degli specchi nei quali si riflettono l'anima e l'animo del lettore. Sarà forse per questo che spesso, nei racconti, emergono dal nulla degli specchi che suscitano timore e tremore, una percezione del sacro che si cerca inutilmente di soffocare o nascondere.

Insomma, una lettura piacevole e scorrevole, ma anche un'immersione necessaria in un profondo abisso di autentica umanità.

ANJA MUGERLI, Autopsie di famiglia, Infinito edizioni, Aprile 2023.

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