sabato 25 febbraio 2023

Invito a Šmarna gora

Da ogni montagna della Slovenija, come anche dalle principali città della Gorenjska e da Ljubljana non ci si può sbagliare, la sua fisionomia è inconfondibile. E' il colle chiamato Šmarna gora, raggiungibile dai diversi versanti, camminando attraverso gustosi sentieri, da una buona mezz'ora fino all'ora e mezza.

Sono due cime appaiate, quella occupata dal santuario è alta 667 metri, l'altra, Grmada, qualcosa di più. La collocazione strategica serviva anche da punto di riferimento per avvisare la popolazione dell'arrivo degli incursori turchi, accendendo grandi fuochi sulle cime.

Proprio a questi eventi è dedicata una cappella, con una dedica alquanto interessante che potrebbe presentarsi come complementare alle numerose simili, presenti nel basso Friuli e anche in altre parti della Slovenija. Si tratta di Sveta Sobota, traduzione slovena della Sante Sabide dei friulani, da molti di essi ritenuta - con seria e approfondita documentazione - misteriosa memoria personificata delle tradizioni giudeo cristiane dell'antica Aquileia, poi cancellate dalla Chiesa. In questo caso invece ci si trova davanti a un'altra interpretazione di questo personaggio, dal nome così strano e originale. Non sarebbe altro che la canonizzazione del sabato, giorno nel quale - secondo una leggenda - Sant'Acazio, grazie all'intercessione di Maria, avrebbe sconfitto i turchi durante il loro assedio e avrebbe così salvato la fortezza. In memoria di questo evento, tuttora ogni sabato a mezzogiorno suonano le campane. 

Nei pressi del santuario, in cima al monte, c'è una campanella che accoglie i visitatori. Tutti danno almeno un rintocco, dal momento che si dice che chi lo fa, vedrà esaudito un desiderio. Meglio provarci, male non fa... Attorno al "tabor" che circonda la chiesa, rifacimento settecentesco di edifici preesistenti, ci sono piccoli ristoranti e chioschi dove è possibile gustare specialità locali. Soprattutto c'è un'ampia terrazza che consente di ammirare un panorama straordinario. Dal centro della Slovenija, guardandosi intorno, si possono riconoscere città e villaggi, fiumi e montagne, che durante la stagione invernale si presentano in una dolce armonia di colori, il candido manto della neve e le ampie distese dei boschi e delle pianure. Insomma, si respira bellezza.


Il santuario è tutto da scoprire, nella sua grazia sobria e spirituale. Si possono ammirare affreschi dipinti da mani popolari e camminare intorno alla chiesa, scoprendo il fascino di alcune pietre antiche incastonate nei portali e delle architetture rurali in legno che caratterizzano l'ampia muraglia che circonda l'edificio principale, dedicato naturalmente a Santa Maria: E' uno dei caratteristici "tabor", specie di villaggi fortificati sulle alture, costruiti anche per difendere gli abitanti dei paesi sottostanti dalle numerose incursioni che terrorizzavano, nei secoli passati, queste zone e molte altre non troppo distanti dagli approdi adriatici.

Insomma, perché non prendersi una mezza giornata di vacanza oltrepassare di qualche chilometro Ljubljana verso nord e mettersi in cammino. Si fa un po' di fatica, ma ne vale veramente la pena!

Nessun commento:

Posta un commento