I fatti accaduti a Trieste, in Piazza della Libertà, sono di una gravità inaudita e testimoniano un impressionante degrado del concetto stesso di politica. Oggi pubblico un comunicato stampa sull'argomento, emesso dal Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) che ha sede proprio a Trieste:
ICS annuncia con sconcerto di essere venuto a conoscenza che, nei confronti dei richiedenti asilo da giorni senza accoglienza e abbandonati senza neppure la minima assistenza da parte delle pubbliche autorità, la polizia locale del Comune di Trieste ha iniziato a infliggere sanzioni per “bivacco”, anche dell’ordine di 500 euro.
Si tratta di provvedimenti abnormi
e illegali, in quanto le persone – che sono senza l’accoglienza di cui hanno
diritto in base alle norme interne e dell’Unione Europea – non bivaccano per
diletto, ma si trovano in uno stato di necessità che discrimina la loro
condotta. Il pubblico ufficiale è tenuto dalla legge a verificare le concrete circostanze
che ha di fronte e, se non riconosce l’esistenza di uno stato di necessità (in
questo caso palese), offende la persona già vittima di abbandono e umilia la propria
funzione, nonché quella dell’ente che rappresenta.
ICS esprime sconcerto per gran
parte delle scelte politiche dell’attuale amministrazione comunale di Trieste,
dal momento che l’operato delle pubbliche amministrazioni – al di là di ogni
orientamento politico, senza eccezioni – deve sempre essere rivolto alla
salvaguardia dei diritti fondamentali della persona tutelati dall’ordinamento
costituzionale e mai alla prevaricazione verso i più deboli.
ICS sosterrà le vittime delle
illegittime sanzioni nelle opportune sedi legali.
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