giovedì 14 luglio 2022

Trieste: dall'abbandono alla prevaricazione verso i deboli.

I fatti accaduti a Trieste, in Piazza della Libertà, sono di una gravità inaudita e testimoniano un impressionante degrado del concetto stesso di politica. Oggi pubblico un comunicato stampa sull'argomento, emesso dal Consorzio Italiano di Solidarietà (ICS) che ha sede proprio a Trieste:

ICS annuncia con sconcerto di essere venuto a conoscenza che, nei confronti dei richiedenti asilo da giorni senza accoglienza e abbandonati senza neppure la minima assistenza da parte delle pubbliche autorità, la polizia locale del Comune di Trieste ha iniziato a infliggere sanzioni per “bivacco”, anche dell’ordine di 500 euro.

Si tratta di provvedimenti abnormi e illegali, in quanto le persone – che sono senza l’accoglienza di cui hanno diritto in base alle norme interne e dell’Unione Europea – non bivaccano per diletto, ma si trovano in uno stato di necessità che discrimina la loro condotta. Il pubblico ufficiale è tenuto dalla legge a verificare le concrete circostanze che ha di fronte e, se non riconosce l’esistenza di uno stato di necessità (in questo caso palese), offende la persona già vittima di abbandono e umilia la propria funzione, nonché quella dell’ente che rappresenta.

ICS esprime sconcerto per gran parte delle scelte politiche dell’attuale amministrazione comunale di Trieste, dal momento che l’operato delle pubbliche amministrazioni – al di là di ogni orientamento politico, senza eccezioni – deve sempre essere rivolto alla salvaguardia dei diritti fondamentali della persona tutelati dall’ordinamento costituzionale e mai alla prevaricazione verso i più deboli.

ICS sosterrà le vittime delle illegittime sanzioni nelle opportune sedi legali.

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