Con determina 26 maggio 2022, il Comune di Gorizia ha acquisito al patrimonio comunale la P.C. numero 943/3, in altre parole, la Piazza Transalpina.
Di chi era prima? Della Rete Ferroviaria Italiana S.P.A. Il passaggio è costato circa 46.000 euro, comprensivo delle spese notarili.
Ben pochi a Gorizia sapevano che quella che di giorno in giorno sta diventando uno dei principali punti di riferimento della "capitale europea della Cultura, non appartenesse fino a meno di due mesi fa al Comune di Gorizia.
Chi ha autorizzato tante manifestazioni sul confine? Di chi la responsabilità in caso di eventuali problemi, anche di ordine assicurativo? Quante richieste di occupazione del suolo pubblico all'ente non competente per rilasciarle?
Si suppone che a suo tempo siano state rilasciate tutte le autorizzazioni del caso, negli indimenticabili momenti del primo abbattimento della rete sulla piazza e della costruzione del monumento centrale. Ma la domanda resta in sospeso. Qualcuno sapeva di chi fosse la piazza? C'è stato bisogno dell'intervento del GECT/EZTS in vista dei lavori verso il 2025 per "sanare" la questione, altrimenti la parte italiana della piazza simbolo dell'unità nella diversità dei cittadini novo e staro goriziani, non sarebbe mai stata proprietà dei cittadini di Gorizia? (testo ispirato da una ricerca documentaria di Nevio Costanzo)
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