Si parla molto in questo periodo delle celebrazione in occasione del centesimo anniversario della traslazione della salma del Milite ignoto da Gorizia ed Aquileia a Roma.
Il Punto Pace di Gorizia vuole proporre una riflessione alternativa, sottolineando non solo l'orrore della guerra che falcia la vita di milioni di esseri umani, civili e militari, ma anche una nuova visione della "difesa" di una terra, non necessariamente armata.
L'Europa potrebbe essere all'avanguardia in questo percorso, organizzando, attraverso gli istituti accademici e forme di addestramento dedicate, i "copri civili di pace". Dovrebbero essere delle formazioni di persone che vengono preparate e affrontano responsabilmente e professionalmente, le difficili situazioni delle popolazioni in guerra.
Tali corpi, se ben allestiti, possono anche creare un valido sostegno diplomatico ai negoziatori che si prefiggono lo scopo di risolvere i problemi tra i popoli e le nazioni non con i cannoni e le bombe, ma con la grande forza dell'intelligenza e della creatività umane.
Ne parleranno domani, lunedì 25 ottobre, alle ore 18 presso il Kulturni dom di Gorizia, il prete giornalista Paolo Iannaccone, Andrea Bellavite, i volontari dell'Operazione Colomba delle Comunità Giovanni XXIII. E sarà ospite per la prima volta a Gorizia Padre Bogdan Knavs, guardiano del Convento di Sveta Gora (Monte Santo), molto noto in Slovenia per le coraggiose posizioni pacifiste e umaniste. Sarà letto anche un intervento di Alessandro Capuzzo, del Comitato pace e convivenza Danilo Dolci di Trieste e Maria Carla Biavati, dei Corpi Civili di Pace. L'incontro sarà coordinato dalla giornalista Selina Trevisan e nel corso di esso saranno premiati i disegni sulla pace elaborati dai bambini nel corso dei Centri estivi da poco conclusi.
Tutti sono invitati a partecipare a questo incontro, davvero da non perdere!!!
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