lunedì 18 ottobre 2021

A Trieste, una brutta pagina per la democrazia

Quella che si sta scrivendo in questi minuti a Trieste è una bruttissima pagina della "democrazia".

No, non si possono accettare le offese ai giornalisti nell'esercizio del loro lavoro. Sono da denunciare e fermare i facinorosi fascisti che assaltano le sedi dei sindacati. Si può essere del tutto d'accordo con la scelta governativa di imporre il green pass ai lavoratori o la vaccinazione obbligatoria. Si possono esprimere dubbi sull'efficacia e l'opportunità del ventilato blocco del porto. Si può in poche parole non essere affatto dalla parte dei portuali e di coloro che sono scesi in piazza con loro.

Ma l'intervento della polizia, della guardia di finanza e della altre forze dell'ordine contro migliaia di cittadine e cittadini inermi a mani alzate, deve essere denunciato come degno di uno Stato totalitario e non più democratico. Oggi tocca ai manifestanti "no green pass", è già toccato e capiterà di nuovo a chi contesterà le politiche migratorie oppure a chi vorrà impedire la crescita del neofascismo in Italia.

No, non si può accettare tutto. Quella di Trieste non è una "guerriglia", ma un assalto unilaterale delle forze dell'ordine contro i manifestanti. Se in una democrazia i rappresentanti del popolo non trovano altre soluzioni che gli idranti e i lacrimogeni per sciogliere una manifestazione pacifica, la situazione è veramente molto grave.

Nel momento in cui a Trieste si esercita uno dei più importanti diritti, quello del voto e l'astensionismo supera ormai sensibilmente la soglia psicologica del 50%, non è la "forza della politica", ma la "pseudopolitica della forza" a prendere il sopravvento.

E' vero che raramente un dibattito è stato così aperto e controverso come quello sul green pass e sui vaccini, capace di scombinare tutti gli schieramenti tradizionali di destra o di sinistra, affiancando nemici storici nel sostenere l'una o l'altra tesi, spaccando fronti fino a questo momento coesi e portando la divisione tra gli amici e i parenti stretti.

Personalmente, da vaccinato e da persona perplessa di fronte alle proteste presso il porto di Trieste, ritengo del tutto sproporzionata la violenza delle forze dell'ordine, invoco un soprassalto di coraggio da parte di chi dovrebbe rappresentare il popolo e non solo gli interessi della propria parte, mi chiedo, preoccupato, a chi giovi l'innalzamento della tensione oltre i limiti della ragione.

2 commenti:

  1. Le forze dell'ordine a Roma non si sono attivate per fermare l'irruzione vandalica e fascista alla CGIL e fanno il pungo di ferro contro cittadini inermi che manifestano pacificamente a Trieste.....
    Forti con i deboli e deboli con i forti. C'è qualcosa che mi sfugge. Tutto questo non ha senso.
    Inoltre voglio fare un appello a coloro che per paura non vogliono vaccinarsi. Vaccinatevi perchè è l'unico modo per uscire dalla pandemia. Fate del bene a voi stessi, ma anche un atto di generosità nei confronti del prossimo. Basta con questa ostinazione. I vaccini hanno salvato l'umanità da tanti flagelli e, anche per il coronavirus, è la strada da percorrere. VACCINATEVI.

    RispondiElimina
  2. Sottoscrivo ogni parola. Ciao, Andrea

    RispondiElimina