Giovedì 19 dicembre, presso il Kulturni dom di Gorizia è stata inaugurata la bellissima mostra fotografica di Lucio Ulian, intitolata "Epifanie".
In un sorprendente dialogo tra la forza della dimensione materica e la proiezione verso l'orizzonte pneumatico, nell'arte di Ulian si sperimenta il superamento del fascino della gnosi nella percezione di un orizzonte in grado di coniugare quasi armonicamente l'immanenza con la trascendenza.
Il "quasi" sta a indicare l'inevitabile aporia della ragione, ma nello stesso tempo il suo potente anelito ad attraversare la barriera spazio temporale per proiettarsi, rischiosamente ma anche avventurosamente, verso l'eterno e l'infinito.
In questa riconciliazione degli opposti che si potrebbe quasi definire simbiotica congiunzione tra femminino e mascolino, si rivela il mistero della manifestazione, nella sua duplice dimensione dell'epifania e dell'apocalisse. Tutto ciò si rileva non censurando lo sguardo acuto e penetrante del fotografo sulla realtà in quanto tale, ma consentendo alla concretezza sobria del quotidiano la metamorfosi del senso e generando in questa impresa la fragilità dell'intuizione o, in qualche caso, della visione.
Le immagini sono accompagnate da approfondite spiegazioni, proposte in lingua italiana e slovena, nelle quali l'artista rivela la sua ricerca interiore e il suo desiderio di incontrare l'interlocutore in un'appassionata comunicazione, nello stesso tempo intensa, coinvolgente, simpatica ed empatica. In fondo, è proprio la rivelazione artistica di Lucio Ulian, amico di tutti a Gorizia, impegnato per anni nella politica amministrativa della città, operatore e ricercatore nell'ambito della prevenzione e dello spegnimento degli incendi, uomo di grande capacità di relazioni umane e di autentica amicizia.
Una mostra da non perdere, con le introduzioni dell'artista, del direttore del Kulturni dom Igor Komel e dell'autore di queste "storie viandanti"!
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