La lanterna è uno spettacolare periodico di informazione "su salute, territorio e comunità", curato da una redazione composta da persone di Monfalcone e dei dintorni. Raccontano le esperienze di quartiere, con profondità e semplicità, richiamando le cittadine e i cittadini alle questioni più importanti e vitali. In occasione delle festività è uscito il numero 17 della rivista, che fino allo scorso anno è stata diretta niente mano che dal tanto rimpianto Pino Roveredo.
Nell'ultimo numero si parla un po' di tutto, libri, esperienze spirituali, riflessioni sorprendenti. Si pubblica qua l'editoriale, data la concomitanza con l'odierna festività, dedicata ai santi Innocenti. ma si raccomanda di recuperare il fascicolo e di leggerlo con attenzione!
Il 28 dicembre i
cristiani ricordano i »santi innocenti«, cioè i bambini uccisi per ordine del
re Erode che sentiva il proprio potere minacciato da un neonato, adagiato su
una culla in una stalla di Betlemme.
Non l'ho mai
voluta accettare perché tra tutte le commemorazioni, questa è quella più
facilmente e tragicamente attualizzabile. Quante stragi degli innocenti hanno
macchiato il mondo negli ultimi 2000 anni? Sembra quasi un divertimento dei
»signori della Terra« quello di prendersela con i più piccoli e i più deboli.
L'ultima parte del 2023 ha visto bambini rapiti, perseguitati, seviziati un po'
ovunque. Ha visto migliaia – qualche fonte dice 10.000 fanciulli massacrati
dalle bombe piovute su Gaza. A un'immensa folla di fragili esseri umani è stato
cancellato il futuro.
Ma quella »festa«
non l'ho mai voluta accettare, perché l'unico a salvarsi è stato
paradossalmente colui che la storia avrebbe chiamato il Salvatore. Certo, non
ha alcuna colpa diretta, ma secondo il mito evangelico, i soldati hanno
strappato gli infanti dalle braccia delle loro madri, pensando che tra essi ci
fosse il ricercato numero uno, che invece – grazie al provvidenziale (per lui)
avviso degli angeli ai suoi genitori – era fuggito in Egitto.
Forse l'unica
spiegazione sta nel fatto che non ci si deve attendere alcun aiuto dal Cielo.
Il futuro dell'umanità, cioè del mondo, dell'Italia, di Monfalcone, di ciascuna
e ciascuno, dipende esclusivamente dalle scelte umane. Esse possono portare
salvezza, come dimostrano le imprese di bellezza e umanità che riempiono di
orgoglio il nostro essere semplicemente parte della comunità dei viventi.
Oppure possono portare rovina, come le terribili guerre del passato e del
presente, note a tutti o completamente dimenticate.
L'augurio della
nostra »Lanterna« è allora quello che ognuna e ognuno – iniziando da Via Volta
e allargando l'orizzonte al mondo intero – sappia nel nuovo anno che ci
attende, incontrare, accogliere, servire, amare chi ci sta vicino, sia esso un
familiare, un amico, un collega, un migrante, in ogni caso un fratello. Il
piccolo, importante impegno è come una tessera nell'immenso mosaico della pace.
Ogni pezzettino di pietra sembra poco significativo, ma se unito agli altri
forma un meraviglioso disegno.
Davanti alle
troppe stragi degli innocenti, non c'è da fuggire come la Sacra Famiglia
davanti alla violenza di Erode. C'è da rimanere saldi, a combattere con le armi
della nonviolenza per ottenere, finalmente e ovunque, il trionfo della
giustizia e della pace.
Allora ci
possiamo reciprocamente augurare un sereno Natale e un impegnativo Anno Nuovo!
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