giovedì 18 febbraio 2021

Nomi delle vie in un paese del Friuli: Uomini-Donne 25-1. Parità di genere?

Che cosa si vuole dimostrare? Se i nomi delle strade in una città o in un paese rappresentano la situazione politica e culturale di un determinato territorio, gli agglomerati più consistenti come quelli più piccoli avrebbero bisogno di un urgente aggiornamento. Certo, si comprendono bene le difficoltà tecniche che dovrebbero essere affrontate sia dagli uffici comunali che dai singoli cittadini costretti a modificare i loro documenti. Tuttavia sarà necessario prima o poi affrontare la questione.

Nel post di ieri si è visto come la toponomastica del centro di Gorizia non tenga in alcun conto la parità di genere e come non sia affatto influenzata dal suo retroterra storico, dedicando moltissime vie a personaggi e fatti dell'Italia Risorgimentale e soprattutto della prima guerra mondiale lasciando quasi nessuno spazio a quelli riguardanti la comunità slovena o il retroterra storico austro-ungarico. 

Il riferimento odierno va a un piccolo Comune, quello di Aiello del Friuli, dove si constata più o meno, ovviamente in percentuale, la stessa situazione. Su 26 nomi di persone, 25 sono di uomini, 1 (!) di donne (la scrittrice Caterina Percoto). Su 47 vie, 24 riguardano toponimi locali sopravvissuti all'italianizzazione, ma ben 23 sono legati al Risorgimento italiano e alla prima guerra mondiale. Non esiste, se non nella lodevole intenzione di chi ha voluto affiggere i bei cartelli che richiamano i nomi antichi, alcun riferimento esplicito al lungo passato austro-ungarico.

Certo, con una punta di "benaltrismo" ci si può chiedere, con tutti i problemi che ci sono in questo periodo, se poi questa sia una questione così importante. La risposta sarebbe "no", se l'obiettivo fosse quello di perdere tempo per attuare qualsiasi tipo di cambiamento mentre la gente è impegnata nelle emergenze sanitaria sociale lavorativa ambientale ed economica. La risposta è "sì", se la questione viene considerata dal solo punto di vista di un interesse culturale, che possa trovare, nel momento opportuno, un'adeguata traduzione formale, nel rispetto della parità di genere oltre che della situazione passata e presente di una determinata comunità.     

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