lunedì 8 febbraio 2021

8 febbraio 1849 - 8 febbraio 2021, vse najboljše Slovenija, nella festa della Cultura


France Prešeren
Oggi, 8 febbraio, la Slovenia è in festa. Perché? Perché ricorda l'anniversario della scomparsa del proprio "Poeta", France Prešeren, nato a Vrba il 3 dicembre 1800 e morto a Kranj l'8 febbraio 1849.

Non si tratta solo del ricordo di un grande autore, uno dei più significativi della letteratura romantica europea, ma anche della sua convinzione della necessità di intensificare la coscienza di appartenenza nazionale attraverso la valorizzazione della Cultura. In questo senso la vita inquieta e appassionata dell'autore, è divenuta di per sé stessa un punto di riferimento ineludibile per la consapevolezza di un popolo. Privi di uno stato nazionale fino alla fine del XX secolo,, gli sloveni sono riusciti ad attraversare frangenti drammatici della Storia, valorizzando i propri artisti, la propria lingua, le proprie musiche e tradizioni. Grazie allo studio intenso e alla memoria dei propri scrittori, hanno resistito alle umiliazioni e alle persecuzioni, sia da parte dell'autorità imperiale austroungarica che - in misura maggiore e tragica - alle sofferenze inflitte dall'occupazione fascista e nazista.

Oggi la Slovenia, con il suo vivace Stato affacciato sull'Adriatico e confinante con Italia, Austria, Ungheria e Croazia, si colloca al centro della nuova Europa e si appresta a presiedere il Consiglio Europeo. 

"Liberate la Cultura!"
Nello stesso tempo, le pacifiche e - guarda caso - artistiche rivendicazioni di libertà, giustizia e autentica democrazia che si propongono settimanalmente lungo le strade di Lubiana, compatibilmente con le restrizioni anti-covid, costituiscono un richiamo sempre più potente alla lotta contro ogni tentazione totalitarista e neofascista. Nella foto, scattata durante i cortei "del venerdì", i manifestanti hanno "incatenato" la statua del Poeta, collocata nella principale piazza del centro storico di Lubiana, vedendo in lui e nella sua opera la vera Libertà di uno spirito indomito che non si piega davanti all'oppressione. Questo gesto di contestazione esprime una preoccupazione che ha trovato purtroppo conferma in queste ultime settimane, con la distruzione di Rog, un centro di cultura alternativa - intesa come accoglienza, convivenza e arte - nel cuore della capitale slovena. I fermenti di rinnovamento procedono dalla valorizzazione di un Poeta vissuto duecento anni fa, le sue parole e il suo esempio riescono ancora a mobilitare la parte più consapevole e impegnata della popolazione, in particolare i più giovani, coinvolti più di ogni altro nel desiderio di una Democrazia radicata nel confronto fra le idee e non certo nell'ottusità della repressione.

In questo senso Prešeren può essere considerato un precursore, o almeno un ispiratore. Se Krst pri Savici (Il battesimo presso la Sava) è una composizione storico-poetica finalizzata a ricordare le radici profonde della comunità, Zdravljica (il brindisi) è un poema che esalta l'identità senza contrapporla, anzi evidenziandola come auspicio e profezia di un mondo nuovo, dove "la discordia sarà sradicata dal mondo" e il (popolo) vicino "sarà considerato un amico". Quante Nazioni hanno un inno che celebra la pace e l'amicizia tra i popoli?

In quest'anno, l'Italia chiede all'Europa di ri-conoscere insieme Dante Alighieri nel 700° anniversario della morte. Nova Gorica e Gorizia sono ormai avviate verso lo straordinario appuntamento della "capitale europea della cultura 2025". In questo quadro, la festa odierna assume un particolare significato e porta a preconizzare una simbolica stretta di mano fra Prešeren e Dante, disponibili a intraprendere l'affascinante sentiero che porta a considerare la Cultura l'unico vero fondamento di ogni azione politica, sociale, economica, urbanistica, ambientale.

Vse najboljše, Slovenija, auguri tanti, "brindiamo" insieme affinché "vivano a lungo tutti gli uomini buoni". 

Nessun commento:

Posta un commento