Sì, può essere molto scomodo, sia per le amministrazioni comunali che per i cittadini, rivedere la toponomastica. Tuttavia essa riflette le varie situazioni storiche nelle quali vivono le città e i paesi.
Si scelga come esempio una realtà come quella delle Gorizia che si preparano a essere capitale europea della Cultura 2025. Di che cosa parlano le vie della "vecchia" e della "nova"?
Prendendo per ora in esame la Gorizia millenaria, escludendo i quartieri periferici e limitandosi alle circa 200 strade maggiormente ricercate dai visitatori (dato internet), si rilevano dei dati sicuramente interessanti. Pur comprendendo l'intento riabilitativo di alcune figure importanti, non si prendono in considerazione larghi, scalinate e viuzze prive di abitazioni nei dintorni. Certamente non è un'indagine scientifica, ci possono essere errori e dimenticanze, ben vengano eventuali segnalazioni.
La prima constatazione, macroscopica, riguarda la "gara" tra uomini e donne, con un risultato umiliante, 112-7. Già che ci si è e per la cronaca, le donne sono Santa Chiara e Sant'Angela Merici, Eleonora Duse, Angiolina d'Austria, Adelaide Ristori, Giuseppina Furlani e Carolina Luzzatto.
La seconda rileva il rapporto tra la comunità di lingua italiana e le altre componenti, del passato e del presente, della città. Anche qua le proporzioni sono da brivido, 75 strade o piazze sono legate alla storia d'Italia, in gran parte al Risorgimento (più di 40) e alla prima guerra mondiale (ben 28 tra generali sopravvissuti, giovani soldati massacrati, brigate e reggimenti combattenti). A personaggi della vecchia Gorizia austro-ungarica sono dedicate 3 vie, 4 sono i rappresentanti della cultura slovena, Henrik Tuma l'unico del XX secolo.
Si salvano numerosi toponimi locali, una sessantina, legati a particolari luoghi della città, dalla Riva del Corno alla Piazzutta, dalla via del Cotonificio alla Via Poligono, dalla Via della Cappella alla Via del Seminario e così via.
Si tratta di una considerazione puramente statistica, ma da tenere presente. Se "le" Gorizia vogliono essere unite nella loro straordinaria interessante diversità, è indispensabile valorizzare chi ha contribuito a raggiungere i traguardi attuali, oltre che donarsi reciprocamente nomi, luoghi e vicende storiche che hanno costruito pace, bellezza, fraternità, cultura e giustizia sul territorio.
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