mercoledì 10 febbraio 2021

Ancora confusione nelle rilevazioni dei contagi

Riprendendo un tema già affrontato, si rileva il "numero" dei contagiati proposto dai quotidiani locali sulla base delle indicazioni della Protezione Civile, rispetto a quello ufficiale inviato dall'azienda sanitaria territoriale.

I dati odierni di un paese x indicano, da parte della Protezione Civile n.20 casi di soggetti tuttora "positivi", da parte dell'Azienda Sanitaria il dato scende a n.5 "positivi" e una quarantena. Il quotidiano, sotto la cartina multicolore del Friuli-Venezia Giulia, avvisa che l'indicazione giornalistica non sostituisce quella ufficiale e che i dati sono comunque aggiornati una volta ogni settimana.

Il problema rimane, la differenza tra 20 e 5 è enorme, in un Comune abbastanza piccolo. E una settimana fa i dati non erano diversi. 

Ci si chiede da dove siano stati ricavati i numeri, che rapporto ci sia tra Azienda Sanitaria e Protezione Civile, quali dati siano inviati ai vertici regionali e nazionali chiamati a stabilire le zone rosse, arancioni e gialle. Perché se la questione sembra curiosa in rapporto a dati riferiti a situazioni relativamente minuscole, diventa molto complessa se analizzata in un contesto più vasto, con tutte le conseguenze che ne possono derivare.   

1 commento:

  1. Incompetenza e malafede (bisogna regolamentare Stampa e Media riguardo il conflitto di interessi dei Gruppi finanziari, ed anche etica e rispetto dell' Ordine dei dei Giornalisti) ripeto quello che dicono dove si colloca la nostra Stampa nel contesto Internazionale.

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